"Qualcuno preferisce la logica del singolo alla squadra", dice il leader della Lega rievocando la mancata elezione al Quirinale di Elisabetta Casellati, a cui sono mancati i voti in parte proprio del centrodestra
"I referendum sulla giustizia saranno un banco di prova per il cosiddetto centrodestra, cosiddetto perché alla prova dei fatti sono stato tra i pochi a credere all'unità della coalizione che si è sciolta come neve al sole". Lo dice Matteo Salvini dopo le tensioni emerse durante l'elezione di Mattarella. "Quando una candidata al Quirinale - spiega -, espressione del centrodestra" non riceva 70 voti di centrodestra, "è evidente che alla logica di squadra qualcuno preferisca quella del singolo".
"Si può dire che in Italia allo stato esiste una coalizione del centrodestra?", si chiede Salvini. "È evidente che no, dopo che alla seconda carica dello Stato esponente di Forza Italia che contava sulla carta di 450 voti per diventare presidente della Repubblica ne sono mancati 70, 40 dei quali della stessa Forza Italia. E allora oggi andrebbe ricostruita ma guardando al futuro: anima, valori, ideali e grandi obbiettivi comuni per costruire il sogno del nostro futuro".
"Qualcuno però in queste ore sta cercando questo sogno con Renzi e Mastella, per miope piccolo interesse particolare. Ma non sono certo quelli la nostra identità e il nostro grande obbiettivo per il futuro", ha spiegato Salvini.
"Modello del Partito Repubblicano americano" "Io - ha sottolineato - ho indicato il modello del Partito Repubblicano americano dove si sta insieme confederandosi e mantenendo le proprie identità ma si condividono ideali di fondo ed obbiettivi per il futuro e in nome di questi si è capaci di eleggere insieme un presidente come Donald Trump. Mentre nessuno penserebbe di andare con Renzi e Mastella solo per farsi rieleggere".
"La ricostruzione del centrodestra o della destra che dir si voglia è una scommessa - ha concluso Salvini - che io mi sento ancora di fare e di sforzarmi di giocare. Ma deve essere chiaro che comunque vada la Lega c'è e ci sarà sempre e che la condivisione di ideali, valori e obbiettivi sul futuro deve essere autentica, reale, profonda. Se invece l'obbiettivo altro non è che la ricerca dell'accordo sui collegi con Mastella non mi interessa".