Il vicepremier ribadisce la volontà del governo di un prelievo dagli istituti di credito: "Giusto chiedere un sacrificio a chi farà decine di miliardi di euro di extraprofitti, viste le decisioni della Bce"
© Ansa
"Meglio tassare le banche che le barche e aiutare chi produce". Lo afferma Matteo Salvini al Salone Nautico di Genova, confermando la volontà di procedere con il contestato prelievo agli istituti di credito. "Qualcuno dovrebbe prendere esempio dalla nautica - chiarisce il vicepremier - prima di imporre vincoli e sacrifici a settori che, invece di averne vantaggio, rischiano di tornare indietro rispetto all'innovazione". E aggiunge: "Dieci anni fa qualcuno pensava di salvare le casse dello Stato tassando le barche. Noi abbiamo sostituito la r con la n. Penso sia giusto chiedere un sacrificio alle banche, che faranno decine di miliardi di extraprofitti, viste le decisioni della Bce".
Il ministro delle Infrastrutture spiega poi: "La gronda, il terzo valico, la ferrovia, lavori ingegneristicamente unici come la diga di Genova che si gemellano con quelli del Ponte sullo Stretto, ci danno l'immagine di chi non si accontenta e sogna in grande e ama il bello. Dobbiamo aiutare chi produce bellezza e ricchezza. Se qualcuno pensa che tassando la ricchezza si aiuta chi ricco non è sbaglia. Perché la storia insegna. Chi può delocalizza e se rimane sempre meno gente a pagare le tasse è un problema".
E ancora: "E' bello inaugurare il Salone in mezzo ai cantieri. E' segno di una città che cresce e che da un enorme disastro, da una tragedia che dovrà avere nomi e cognomi di responsabili, ha saputo costruire nel nome del ricordo della preghiera e dei sacrifici un futuro incredibile. Siete un modello di come quando si cade ci si rialza".