Il leader leghista sostiene che le nuove generazioni dovrebbero "battagliare" per il paese invece che per la liberalizzazione delle droghe
© ansa
"Di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo penso che la reintroduzione del servizio militare di leva sia meglio per la democrazia". Lo ha detto il leader leghista, Matteo Salvini, a margine di un incontro organizzato dalle associazioni nazionali Alpini, Bersaglieri e del Fante. "Abbiamo inserito l'obbligo in una proposta di legge affinché possa essere previsto su base regionale per sei mesi. Farebbe il bene di tanti ragazzi".
La battaglia - "Credo che per i nostri ragazzi sia meglio battagliare in Parlamento per il servizio militare obbligatorio che per la liberalizzazione di alcune droghe", dice Salvini, che aggiunge: "Mio figlio ha 14 anni e io spero che un giorno possa dire che il suo papà ha fatto qualcosa di concreto ". Per quanto riguarda le coperture economiche di tale proposta, il leader leghista sostiene che "se si vuole, i soldi si trovano" e aggiunge: "Non credo nel solo servizio civile perché se uno vuole oggi ha mille possibilità. Quindi meglio un obbligo per ragazzi e ragazze di 6-8 mesi che potranno scegliere se farlo civile o militare. Molti Stati che hanno scelto di disarmo ora stanno tornando sui propri passi".
Il vissuto - A chi gli ricordava l'atteggiamento non proprio di sintonia tra la Lega, il Tricolore e i valori delle Forze armate, il segretario della Lega ha aggiunto: "Mi becco un giorno sì e uno no del cretino da Bossi che vorrebbe che io mi occupassi solo di Milano. Ma per me l'Italia è bella tutta da Bolzano alla Sicilia". Salvini ha ricordato il suo servizio militare come fante, nel 1995, prima in Piemonte e poi a Milano, alla caserma Montello, recentemente al centro di polemiche per il suo utilizzo a favore dei migranti.