Il Consiglio nazionale del partito dei Quattro Mori ha sciolto la riserva dopo oltre tre ore di riunione. Il presidente uscente: "Io rappresento ben poca cosa, il vero valore è questo partito"
Christian Solinas ha ritirato la sua ricandidatura alla guida della Regione Sardegna, e il Partito sardo d'azione è rientrato nella coalizione di centrodestra. Dopo oltre tre ore di riunione, il Consiglio nazionale del partito dei Quattro Mori ha sciolto la riserva: ad annunciare le decisioni è stato il presidente Antonio Moro, che ha letto il documento votato all'unanimità dagli ottanta componenti del parlamentino sardista.
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"Il consiglio nazionale del Psd'Az, dopo ampio dibattito, ribadito il valore della continuità rispetto al buon governo espresso nell'ultimo quinquennio a guida sardista della Regione e valutato il preminente interesse dei sardi e della Sardegna a vedere completati i percorsi di riforma e i programmi avviati - precisa Moro -, delibera di confermare, sulla base dei punti programmatici gia' concordati, l'accordo programmatico con il centrodestra civico e sardista".
"Preso atto della generosità di un partito che da oltre un secolo non insegue prebende per sé, ma la costruzione della felicità del popolo sardo - si legge nel documento - il segretario nazionale Christian Solinas al fine di favorire l'unità e la continuità della formula politica di governo del centrodestra civico e sardista, ha ritirato la propria ricandidatura alla guida della Regione".
"Io personalmente - aveva detto Solinas prima di sciogliere la riserva - rappresento ben poca cosa, il vero valore è questo partito, i suoi ideali e la sua storia. Al di là della mia persona penso che il progetto sia più grande e valga un impegno politico. La continuità è un valore in generale e ancora di più dopo questi cinque anni tra i più complessi della storia autonomistica, ma abbiamo messo in campo provvedimenti che hanno tracciato una rotta, sarebbe un peccato segnare un punto di arresto, al di là della mia persona il progetto è più grande".