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"Torino non accetterà mai la Lega e ogni movimento che si ispira al fascismo", dicono dal palco gli organizzatori
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Il popolo delle sardine scende in piazza anche a Torino. In migliaia hanno affollato piazza Castello, con cartelli e slogan come "No al razzismo, no al fascismo, porti aperti". "Salvini è l'emblema di una politica che vogliamo contrastare", ha spiegato uno degli organizzatori. "In altre piazze si alzano le mani in saluto romano, qui lo facciamo per sventolare libri". Sul palco è stato letto un messaggio inviato da Liliana Segre.
"Parliamo soprattutto a chi si sente deluso dalla politica. Pensiamo che in questo momento ci sia un vuoto di rappresentanza", ha spiegato uno degli organizzatori della piazza torinese, Mattia Angeleri, 24 anni, laureato in Giurisprudenza. "Vogliamo contrastare un linguaggio politico che non è più degno delle nostre istituzioni", ha aggiunto Angeleri. Letto un messaggio di Liliana Segre, che ha definito i giovani "le sentinelle della memoria". Poi tutta la piazza ha cantato in coro "Bella Ciao".