Sblocca Italia, ok del Senato alla fiducia Parlamentari M5S bloccano voto in Aula
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Il decreto, già approvato alla Camera, è legge. Con le mani sporche d'inchiostro, come fosse petrolio, i parlamentari del M5S si sono sdraiati sui banchi del governo per protesta impedendo il voto
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Sì dell'Aula del Senato alla fiducia al governo sul decreto Sblocca Italia. L'ok dell'Assemblea di Palazzo Madama è giunta con 157 voti favorevoli e 110 contrari e nessun astenuto. Il decreto, già approvato alla Camera, è legge. I senatori del M5S hanno fatto ostruzionismo con le mani sporche d'inchiostro, come fosse petrolio, sdraiandosi sui banchi del governo e sedendosi lungo il corridoio dal quale si doveva passare per votare.
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Lo Sblocca Italia è un "decretone" che contiene misure che vanno dallo sblocco dei cantieri, che partiranno con tempi certi, agli interventi per le calamità naturali, passando per le semplificazioni per l'edilizia, la banda larga e ultralarga, l'ammodernamento delle ferrovie e le concessioni autostradali.
Proprio le norme sulle concessioni sono state l'oggetto degli strali delle opposizioni (da Sel a Forza Italia al Movimento Cinque Stelle) che accusano il governo di aver chiesto la fiducia in fretta e furia per "nascondere" un "regalo" fatto ai finanziatori di Renzi, quel gruppo Gavio che ha in concessione diverse tratte autostradali del Nord Italia e che doveva essere tra i partecipanti alla cena milanese di auto-finanziamento del Pd nell'agenda del premier per giovedì sera.
In Aula al Senato i Cinque Stelle (alla fine deferiti) hanno ripetuto l'esposizione di cartelli e striscioni "stop trivellazioni", portando la protesta fino al blocco delle operazioni di voto, con i senatori che, mani nere d'inchiostro come fosse petrolio, si sono stesi sui banchi del governo e si sono seduti lungo i corridoi per bloccare i colleghi. "Questo decreto - ha spiegato spiega il capogruppo Antonio Airola - sarebbe meglio che si chiamasse Sblocca Trivelle, anziché Sblocca Italia".