IL VERTICE DEI SOCIALISTI

Schlein torna a Bruxelles da leader Pd: "Meloni sbaglia tutto" | Sui migranti: "Serve una Mare Nostrum europea"

Bordate al premier Meloni, dai migranti al green deal. Elly viene accolta dagli altri esponenti del socialismo europeo con la speranza che possa essere lei a ridare slancio all'S&d in vista del voto del 2024 

23 Mar 2023 - 21:21
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Elly Schlein torna in Europa da segretaria del Pd e viene accolta dalla sua famiglia politica con la speranza che possa essere proprio lei a ridare slancio all'S&d in vista del voto del 2024. "Elly è stata fantastica", dice Iratxe Garcia Perez, leader del gruppo dei Socialisti e democratici all'uscita dal pre-vertice di Bruxelles. "La nostra famiglia politica ha guadagnato una grande leader", commenta il premier spagnolo Pedro Sanchez.

I riflettori del vertice socialista - a cui partecipano anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la premier finlandese Sanna Marin - sono tutti puntati su di lei. L'intervento di Schlein si sofferma su transizione ecologica e giustizia sociale. E, raccontano i presenti, le sue parole sono ben accolte dalla platea, colpita dall'ottimo inglese e dalla piena conoscenza dei dossier europei. La neo leader del Pd infatti, grazie all'esperienza all'Eurocamera, sebbene sia tra le più giovani in sala conosce Bruxelles e le sue dinamiche meglio di molti altri.

Con Sanchez in particolare scocca la scintilla. Fonti interne raccontano che i due si soffermano diversi minuti a parlare principalmente delle sfide da affrontare in Europa su lavoro e precarietà. I temi comuni tra il suo Pd e i socialisti iberici sono molti: non solo il lavoro ma anche ambiente e minoranze.

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La missione a Bruxelles della neosegretaria è anche l'occasione per ribadire, davanti al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, l'intenzione del suo partito di "proseguire nel supporto convinto all'Ucraina contro l'invasione criminale della Russia". Per il commissario Ue al Lavoro Nicolas Schmit, Schlein porta "contenuti, energia e visione". Gli fa eco il vicepresidente della Commissione Ue Maros Sefcovic: "Tutti già  pensano alle prossime elezioni europee e i valori che incarna Schlein saranno di grande aiuto".

A rompere l'armonia al tavolo socialista però è la posizione ambigua di Scholz sullo stop ai motori a scoppio dal 2035. Schlein su questo non ha dubbi: la posizione presa da Berlino è "sbagliata", cosi' come quella assunta dall'Italia. Gli obiettivi sono "ambiziosi" ma con risorse e competenze, è il ragionamento, "si può fare".

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Ma è sul dossier migranti che Schlein attacca il governo Meloni su tutta la linea. "Cercano di rivendicare la centralità del tema migratorio con tre righe nella bozza del documento del Consiglio che non vogliono dire nulla, ma questa destra dov'era quando si è cercato di riformare l'accordo di Dublino? Io non li ho visti", accusa la leader Pd. Che rilancia: "Non è la strada giusta, perché il governo italiano fa le domande sbagliate all'Ue. Serve una Mare Nostrum europea, serve una missione comune di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo, di questo c'è bisogno".

A tarda mattinata parte dei leader socialisti si avvia al Consiglio Ue per il summit dei 27. Ma il controvertice di Place Jourdan è ormai servito. Schlein ha superato la prima prova in Europa e mentre rientra in Italia Gentiloni la saluta con un complimento: "Abbiamo molto apprezzato".

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