Settimana corta, l'esperimento positivo inglese
© Withub
© Withub
"E' una misura che porta alcuni benefici importanti", osserva la segretaria dem che apre alle droghe leggere
Elly Schlein promuove l'ipotesi della settimana lavorativa di quattro giorni. "Il mio gradimento è alto - dice la segretaria del Pd -. La riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, dove la stanno sperimentando in Europa e anche in alcune aziende in Italia (come alcune banche), dimostra che c'è addirittura un aumento di produttività. Lavorare troppo e male non aumenta la produttività. E' una misura che porta alcuni benefici importanti, come il prezioso tempo delle persone, la riduzione delle emissioni e aiuta il riequilibrio di genere nel mondo del lavoro".
© Withub
© Withub
Nella sua intervista a Fanpage, la Schlein poi apre alle droghe leggere. "Un voto alla depenalizzazione delle droghe leggere? Voto dieci, è una misura necessaria. Nei paesi dove già è stato fatto si dimostra che depenalizzare non aumenta il rischio, anzi si può controllare meglio il rischio con una buona informazione. E poi serve per scalzare il traffico di stupefacenti che arricchisce le mafie", osserva.
"Quello di cui stiamo discutendo in questi giorni è la decisione che ha preso la Germania di dilazionare maggiormente nel tempo gli impegni che aveva assunto già a partire da quest'anno di aumentare le spese militari - spiega la segretaria dem -. Io penso che il cancelliere Scholz abbia fatto bene: è alle prese con una crisi economica e sociale, è alle prese con un'alta inflazione, e quindi ha preso una scelta che indica altre priorità in questo momento per quel Paese".
E sui migranti arriva stilettata a Giorgia Meloni. "Il premier ha illuso le persone con proposte inumane e non praticabili come quella del blocco navale e oggi si ritrova invece a sostenere la missione Sophia che salvava le vite in mare ed è il motivo per cui Salvini la bloccò qualche anno fa. La destra ha fallito completamente con le sue politiche", afferma.
"A livello europeo" il regolamento di Dublino "è la madre di tutte le ipocrisie perché blocca centinaia di migliaia di richiedenti asilo nel primo Paese dove riescono ad arrivare", sottolinea il capo del governo. "Bisogna riformare quel regolamento ed è una battaglia che il Partito Democratico ha sempre fatto in solitudine, perché le altre forze politiche del Paese non l'hanno fatta insieme a noi. Bisognerebbe avere il coraggio di dire a quei Paesi che non vogliono la solidarietà sull'accoglienza che allora non possono avere i fondi strutturali. Non si possono volere solo i benefici di far parte dell'Unione, senza condividere mai le responsabilità che ne derivano". Il Pd "vuole riformare la legge Bossi-Fini. E' una legge che permette di immigrare regolarmente in Italia soltanto se un datore di lavoro senza conoscerti, ti chiama nel tuo Paese e ti offre un impiego: questo non accade mai. Bisogna invece riuscire a scrivere delle politiche migratorie che siano adeguate anche a rispondere a quello che il mondo produttivo sta segnalando, e cioè la necessità che ci siano canali regolari per chi vuole venire a lavorare e a costruirsi un futuro migliore".
"Il giudizio" sul governo Meloni "come leader del primo partito di opposizione rischia di essere scontato: è un giudizio negativo. Ma se chiediamo a un italiano o un'italiana se sta meglio di un anno fa la risposta la conosciamo tutti, purtroppo. Perché questo è stato un governo che per un anno ha mostrato il suo vero volto. Quello che colpisce i poveri, anziché contrastare la povertà. Quello che ha fatto un decreto sul lavoro che in realtà aumenta la precarietà", evidenzia la Meloni.
L'elezione diretta del presidente del Consiglio? Per Elly Schlein "questo disegno scardina gli equilibri ben costruiti in Costituzione tra i poteri dello Stato". "Noi siamo convinti che non bisogna indebolire il presidente della Repubblica perché è l'istituzione che in questi anni di difficile navigazione per l'Italia ha garantito maggiore stabilità e credibilità internazionale a questo Paese. Quindi siamo contrari", dichiara.
Poi, parlando del ponte sullo Stretto: "Penso che sia un progetto veramente anacronistico, estremamente costoso. Penso che sia la strada sbagliata e che si parli di questo per negare l'assenza di investimenti infrastrutturali sulla mobilità in Sicilia e in Calabria. E' un modo per lanciare la palla in avanti, evitando di affrontare oggi il problema che è emerso con maggiore gravità, con i roghi che ci sono stati negli aeroporti, e ha dimostrato quanto fragile sia il tessuto infrastrutturale. Le risorse si possono investire meglio e subito".