I sindacati di base hanno proclamato l'agitazione per lunedì prossimo. Il ministro: "Non si può bloccare un Paese"
Dopo l'annuncio dello sciopero dei trasporti per lunedì, Matteo Salvini chiede "buon senso" e ventila l'ipotesi di un'altra precettazione. "Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico perché sarebbe il caos - avverte il ministro -. Se applicano il buon senso non intervengo, ma se pensano di fermare tutta l'Italia per 24 ore non lo permetterò e farò tutto quello che la legge mi permette di fare". La protesta è stata proclamata dai sindacati di base.
Da parte sua però, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini continua a sostenere che la precettazione sia un errore. E, intervenendo su Rai Tre, spiega: "No, con la Meloni non ci sentiamo. Al contrario, sia Draghi sia Conte discutevano con noi, prima di fare una finanziaria c'era una discussione, poi magari non si trovava un accordo e si arrivava allo sciopero, ma c'era un dialogo. La precettazione? Non era mai avvenuta nel nostro Paese, questa azione che ha fatto il governo gli si sta rivoltando contro. La gente ha percepito la messa in discussione di un diritto".
Il ministro dei Trasporti ipotizza dunque ora una nuova precettazione nei confronti dei lavoratori del trasporto pubblico, che intendono incrociare le braccia lunedì 27 novembre, pur assicurando le fasce di garanzia. "Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico perché sarebbe il caos. Se applicano il buon senso non intervengo, ma se pensano di fermare tutta l’Italia per 24 ore non lo permetterò e farò tutto quello che la legge mi permette di fare", ha affermato Salvini.