Sciopero nazionale del trasporto pubblico, venerdì nero per bus e metro
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Bombardieri (Uil): "Cosa è stato fatto per aumentare i contratti?". Landini (Cgil): "Adesione all'agitazione oltre il 90%"
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Nel giorno dello sciopero nazionale del trasporto pubblico, scoppia la polemica tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e i sindacati. "Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è inaccettabile proclamare una mobilitazione selvaggia e senza tutele per chi ha bisogno di muoversi, di curarsi, studiare o lavorare - si legge in una nota diffusa da fonti del Mit -. Troppi italiani sono in difficoltà perché la sconcertante Cgil inneggia alla rivolta sociale guarda caso di venerdì. Salvini non consentirà più a minoranze irresponsabili di boicottare l'Italia".
"Mi spiace che chi dice di rappresentare lavoratori e lavoratrici stia danneggiando milioni di lavoratori e lavoratrici, perché il diritto allo sciopero nessuno lo mette in discussione, però non puoi bloccare l'Italia senza garantire fasce di garanzia": è quanto ha detto il ministro delle infrastrutture in Umbria per visitare il cantiere della Guinza, la galleria che collegherà San Giustino con le Marche. "Chi oggi ha una visita medica urgente, chi ha un appuntamento imperdibile, chi ha un esame universitario, come deve fare? Mi sembra un comportamento assolutamente scorretto", ha sottolineato Salvini.
"È giusto rivendicare più salari e più sicurezza, è un tema su cui sto lavorando personalmente, però fare scioperi selvaggi lasciando a piedi milioni di italiani non solo non risolve i problemi, ma ne crea altri", ha poi affermato il ministro delle Infrastrutture. "Dal mio punto di vista è l'ultimo - ha annunciato -, quindi non dico che convocherò, ma chiamerò i rappresentanti sindacali perché sto lavorando anch'io per trovare più soldi per assumere più personale e pagarlo meglio. Però quando un leader sindacale come il signor Landini invita la rivolta sociale e si proclamano scioperi settoriali o generali ogni quarto d'ora per fermare il Paese, vuol dire che qualcuno fa politica, non fa sindacato. Anche perché fare uno sciopero generale contro l'aumento di stipendio per milioni di lavoratori e lavoratrici è qualcosa che succede solo in Italia".
A stretto giro è arrivata la replica dei sindacati. Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. "A Salvini, che ha definito questi lavoratori, e queste lavoratrici ridicoli, chiederemo di spiegare che cosa ha fatto per aumentare i contratti, perché noi oggi sappiamo di recare un danno all'utenza e, ce ne scusiamo, ma stiamo combattendo anche per loro, per avere mezzi migliori, per avere sistemi di sicurezza in grado di garantire i lavoratori e l'utenza e per il rinnovo del contratto", ha detto Bombardieri durante la manifestazione del tpl di Porta Pia. "Salvini potrebbe spiegare a questi lavoratori al Paese che cosa ha fatto in questi due anni per costringere le controparti a rinnovare il contratto e quanti finanziamenti sono stati tagliati sul trasporto pubblico locale", ha aggiunto chiedendo rispetto per i lavoratori in sciopero che hanno rinunciato a una giornata di stipendio.
Intanto il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, fa sapere che "oggi abbiamo fatto l'incontro con i sindacati: martedì convocheremo con anche la parte datoriale, con anche il ministero del Lavoro e delle Finanze in un tavolo per affrontare il tema del rinnovo del contratto del settore a livello nazionale e anche su altri temi relativi strutturalmente alla gestione del tpl". Rixi ha spiegato che "sta partendo adesso la richiesta dal Ministero".
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"Abbiamo dati ottimi, adesioni oltre il 90% allo sciopero. Credo che sia una notizia molto importante: è evidente che quello che sta succedendo è la richiesta molto precisa di aumentare le risorse". Lo ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, alla manifestazione per il trasposto pubblico locale davanti al Mit. "Le risorse stanziate dentro la legge di bilancio - ha aggiunto il leader della Cgil - sono totalmente insufficienti per rinnovare il contratto. Sono anni che stanno tagliando in questo settori e allo stesso tempo c'è un atteggiamento delle imprese non è accettabile, perché non stanno facendo quello che deve essere fatto. Il trasporto pubblico locale è un settore ch ha bisogno di investimenti, per rendere più vivibili le città. La mobilitazione vuole rivendicare il diritto al contratto e chiede delle politiche di investimento totalmente diverse da quelle che si stanno facendo".
In serata le sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro hanno comunicato "l'adesione pressoché totale allo sciopero" atto a "sollecitare il rinnovo del Ccnl Mobilità/Tpl scaduto il 31 dicembre 2023 e una numerosissima partecipazione di lavoratrici e lavoratori alla manifestazione odierna davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".