Il segretario della Cgil rimanda al mittente le critiche per la scelta del 5 dicembre: "Ormai in tanti lavorano il sabato e la domenica"
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Susanna Camusso difende la scelta della data del 5 dicembre per lo sciopero generale indetto dalla Cgil contro la legge di Stabilità. "Ormai in tanti lavorano il sabato ed essendo dicembre anche la domenica: quindi coloro che parlano di 'ponte' per il 5 dicembre dimostrano di non conoscere proprio più come è fatto il mondo del lavoro", ha spiegato infatti la leader della Cgil.
Intervenendo alla Telefonata di Maurizio Belpietro, su Canale5, la Camusso spiega poi come, inizialmente, la data scelta fosse un'altra: "Si era ipotizzata inizialmente la data dell'11 dicembre ma si è scelto di fare sinergia con altre iniziative proclamate per il 5".
"Saremo tantissimi" - Polemiche a parte, la Cgil conta di fare il "pienone": "In piazza saremo tantissimi - aggiunge la Camusso - per rappresentare in maniera non violenta il disagio dei lavoratori".
"Mi riconosco in Pd, non in questa politica" - Il segretario generale della Cgil parla anche del suo rapporto con il partito di Renzi: "Mi riconosco nel Pd, ma non in un certo modo di fare politica. Spero non ci sia nessuna scissione, le divisioni hanno sempre indebolito la sinistra", ha proseguito.
Critiche anche dalla Cisl - "La Cgil fa le sue scelte, farà il suo sciopero generale. Non è la prima volta che sciopera da sola, non mi sembra un modo per unire il mondo del lavoro". Parola del neo-segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan. "La Cisl storicamente non ha mai aderito a scioperi indetti da altre organizzazioni", aggiunge.