Il ministro dello Sviluppo si scaglia contro l'esponente dem che ha affermato che la presidente della commissione Giustizia non poteva presiedere perché incinta. Parole che il deputato ha poi smentito
© ansa
"Dal Pd un attacco sessista senza precedenti. Un attacco vergognoso e meschino". E' il commento di Luigi Di Maio sul caso del Pd Andrea Romano, accusato di aver detto a Francesca Businarolo, presidente della commissione Giustizia, di non poter presiedere perché incinta. Circostanza smentita poi da Romano. "Ciò dimostra - ha tirato dritto il vicepremier M5s - la loro bassezza politica e morale".
Il Pd rappresenta il peggio del nostro Paese insieme a Berlusconi - "Ma si può dire a una donna di non essere in grado fare la presidente di una commissione parlamentare perché 'incinta'?", ha ribadito il ministro dello Sviluppo. "Ciò dimostra la bassezza politica e morale di tutto il Pd: cosa merita un partito che attacca le donne in questo modo e che difende i suoi sindaci coinvolti in inchieste drammatiche, come quella degli affidamenti dei bambini di Bibbiano? Questo rappresenta il peggio del nostro Paese, insieme a Berlusconi. Francesca è una guerriera, un grande abbraccio a lei, alle donne lavoratrici in gravidanza e a tutte le donne libere", ha accusato Di Maio.
"Una donna incinta non è in grado di presiedere": le parole del deputato #Pd Andrea Romano contro la presidente della Commissione Giustizia @FrancBusinarolo sono vergognose. Solidarietà a tutte le donne lavoratrici in dolce attesa. Non faremo tornare il Paese al #MedioevoPd
— Vito Crimi (@vitocrimi) July 17, 2019
Romano: "Mai affermato che la gravidanza fosse un problema" - "Non ho mai affermato, né tantomeno pensato, che la sua gravidanza fosse di ostacolo alle sue funzioni di presidente", ha detto Andrea Romano. Quello che invece sostiene di aver affermato è che la pentastellata non abbia svolto con correttezza le sue funzioni di presidente, non avendo concesso ai deputati di opposizione di intervenire nei tempi decisi dall'ufficio di presidenza. "In nessun caso e mai mi sarei permesso di riferirmi alla sua condizione di gravidanza come ad un ostacolo", si difende.
© dal-web
Ma l'uscita di Di Maio sui legami tra la vicenda di cronaca di Bibbiano e la vicende politiche del nostro Paese rischia di essere un boomerang. Il Movimento Cinque Stelle, in tempi non sospetti, aveva sostenuto economicamente "Hansel e Gretel", la onlus finita nell'inchiesta di Reggio Emilia. I consiglieri pentastellati della Regione Piemonte avevano destinato alla quella onlus parte dei fondi destinati a loro e accantonati per venire devoluti a enti e associazioni meritevoli. A documentare il tutto una foto che circola in Rete.