Il vicepremier leghista: "Abbiamo sostenuto il reddito di cittadinanza, ora loro rispettino il contratto". I 5 Stelle: "Noi leali, la Lega non proprio". Interviene Conte: "Flat tax pilastro da completare, ma serve equità sociale".
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Sale nuovamente la tensione tra Lega e M5s sul tema della flat tax. A chi gli chiede come riuscirà a convincere il M5s a inserire la riforma fiscale nel Def, il vicepremier Matteo Salvini risponde: "E' nel contratto di governo. Non serve a Salvini, ma agli italiani. Noi abbiamo sostenuto il reddito di cittadinanza, ora pretendiamo lo stesso rispetto dal M5s anche sul tema fiscale". Immediata la risposta del Movimento: "Noi siamo sempre stati leali, chi lo è stato meno è la Lega".
Dapprima il ministro dell'Interno aveva "punzecchiato" i 5 Stelle anche su Quota 100, affermando al Vinitaly di Verona che "non si torna indietro: è l'inizio di un percorso perché l'obiettivo è Quota 41".
Sulla questione della flat tax, invece, il M5s ha ribadito di non aver mai detto di non volerla, "bensì abbiamo affermato che non bisogna fare facile campagna elettorale su certe misure, perché sono ambiziose e costano. D'altronde è stata la Lega a dire che costa 12 miliardi di euro".
"Mi chiedo come si possa essere contrari al ricambio generazionale. Aprire spazi di lavoro ai giovani è ciò che conta", ha osservato il ministro dell'Interno. E sulla flat tax: "Ci stiamo lavorando seriamente da mesi. Abbiamo valutato i costi e i benefici e una riduzione fiscale porta sicuramente più benefici che costi. E come noi rispettiamo e approviamo quello che c'è nel contratto e che magari non è nel Dna della Lega, e penso al reddito di cittadinanza, altrettanto rispetto sul tema fiscale lo pretendiamo dagli altri", ha aggiunto.
Su Quota 100 Salvini replica così alle perplessità dal viceministro all'Economia, Laura Castelli (M5s) che aveva parlato di "misura transitoria e migliorabile". "Quota 100 ha nel suo obiettivo più importante quello di aprire spazi di lavoro stabile per i giovani quindi mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno contro i giovani che iniziano a lavorare", spiega Salvini.
"Polemiche con Di Maio? Bado ai fatti e mi cucio la bocca" - Sulle punzecchiature a distanza con l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, il ministro dell'Interno afferma: "Da qui al 26 maggio parlerò solo di cose da fare e mi riprometto di non rispondere a nessuna polemica o a nessuna vera o presenta sui quotidiani. Io bado ai fatti e mi cucio la bocca".
Di Maio: "Flat tax va fatta ma non deve aiutare ricchi" - "La flat tax si deve fare ma non deve aiutare i ricchi". Ha detto in serata Luigi Di Maio, ospite di "Che tempo che fa". "Io credo che il governo deve andare avanti, e lavora bene finché si resta nel contratto ma quando si esce dal contratto non si passa". Di Maio ha poi ricordato come proprio per le differenze tra M5S e Lega, i diritti civili non siano stati inseriti nell'accordo di governo.
L'intervento del premier Conte - Sulla questione della Quota 100 è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, dichiarando che "il M5s si è assunto l'impegno per una misura triennale". Il presidente del Consiglio ha poi parlato anche di flat tax, precisando che il Def sarà esaminato in Consiglio dei ministri "lunedì e martedì. Tutte le questioni, quindi, saranno esaminate serenamente e tranquillamente".
Conte: "Flat tax pilastro da completare in manovra" - "La Flat Tax è nel nostro programma di governo. Sicuramente dobbiamo completare questo pilastro del nostro programma riformatore nella prossima manovra. Lo ha aggiunto Giuseppe Conte secondo cui "questo governo è impegnato per la crescita economica che però deve essere coniugata con la crescita sociale. L'idea nelle nostre politiche è di guardare anche all'equità. La congiuntura tuttavia - ha osservato il premier - non è favorevole, ma speriamo che questa fase finisca quanto prima".