Il titolare dell'Istruzione interviene sulla prova finita nella bufera per la bocciatura record del 90% dei candidati: "Andremo verso concorsi annuali"
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Il concorso ordinario per i docenti, finito al centro delle polemiche per la natura delle domande e la bocciatura del 90% dei candidati, "lo abbiamo ereditato dal passato". Ad affermarlo è il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, secondo cui il governo esegue "impegni assunti in precedenza, che vanno onorati, ma con una modalità di organizzazione delle prove che si è dimostrata non adeguata". E aggiunge: "Poi andremo verso concorsi annuali".
Il concorsone è stato definito "un terno al lotto" dai sindacati. "Questo era l'ultimo passaggio di una storia precedente che ha dimostrato tutti i limiti, non c'è alcun dubbio", afferma Bianchi.
Verso concorsi annuali - Il ministro sottolinea che il governo "sta andando verso concorsi annuali avendo ben chiaro quanti sono i posti vacanti disponibili in ogni area. L'obiettivo è trovare la maniera per permettere a tutti di trovare il proprio percorso di vita. Dobbiamo andare verso meccanismi per cui il passaggio allo Stato e al settore paritario deve essere considerato come una tappa della vita, ma non il destino finale".
"C'è un problema di formazione continua", evidenzia ancora Bianchi. "Si insegnano delle attività che sono sottoposte a cambiamenti rapidissimi, molto più rapidi dei cambiamenti della scuola: dobbiamo impostare una formazione continua dei docenti".