Per il ministro "gli organici e le risorse ci sono, non si può più sentire che non si sa quando la scuola riprenderà". Mano tesa ai sindacati
La scuola riaprirà "il 14 settembre, e riaprirà per tutti". A ribadirlo è il ministro dell'Istruzione Azzolina, secondo la quale "gli organici e le risorse ci sono; è stato approvato il decreto Rilancio, ci sono 1,6 miliardi, un altro lo stiamo trovando". Il ministro "rassicura" quindi le famiglie: "La data è il 14, e spero che non ci siano più dubbi su quando la scuola riapre". Mano tesa ai sindacati.
"Pronta a collaborare con i sindacati" - "Siamo assolutamente disposti a collaborare con i sindacati. Li ho visti e ho detto loro che sono pronta a fare tutti i tavoli che vogliono". Lo ha assicurato il ministro dell'Istruzione, a margine del tavolo regionale a Torino per la riapertura delle scuole.
"Anzi sono due settimane che aspetto che si apra il tavolo per il protocollo sulla sicurezza. Siamo qui per collaborare e per trovare soluzioni - ha aggiunto. - L'apertura della scuola settembre è una sfida difficile, ma stiamo lavorando 24 ore su 24".
"Non mi risparmio, amo la scuola e ci credo. Non sono venuta qui a Torino per una passerella. Siamo qui per il bene della scuola, che appartiene a tutti. Ci sono dubbi? Li chiariamo, e siamo qui per trovare soluzioni", ha osservato il ministro.
Quanto ai dubbi dei sindacati sul distanziamento di un metro tra gli allievi nelle classi, ritenuto insufficiente, Azzolina ha replicato: "Le linee guida le abbiamo scritte noi per primi in Italia. In altri Paesi è già saltato il distanziamento e noi lo stiamo mantenendo, perché abbiamo il senso della prudenza".
L'appello finale alla responsabilità e la contestazione - "Faccio un appello a tutti. Per riaprire la scuola a settembre è fondamentale anche che ciascuno di noi abbia comportamenti responsabili. Vedere in giro, come ho visto, persone senza mascherina e ammassate, o discoteche sovraffollate non aiuta", ha concluso Azzolina. Ad attenderla a Torino alcuni manifestanti con uno striscione di contestazione.