Dopo la denuncia presentata a luglio dal comandante della Sea Watch3
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L'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini è indagato per diffamazione dopo la denuncia presentata a luglio da Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3. Nelle scorse settimane, la Procura di Roma ha proceduto all'iscrizione e ha inviato gli atti a Milano, dove Salvini ha la sua residenza, per competenza territoriale. "Denunciato da una comunista tedesca - ha commentato su Twitter il leader della Lega -, per me è una medaglia".
Nella denuncia, in cui tra l'altro si chiedeva il sequestro degli account social di Matteo Salvini, erano riportati alcuni post dell'ex ministro e alcuni commenti di utenti contro la Rackete in relazione alle polemiche legate allo sbarco di alcuni migranti avvenuto a giugno a Lampedusa.
Nell'atto di querela la giovane, rappresentata dal legale Alessandro Gamberini, aveva spiegato che le esternazioni di Salvini sul caso Sea Watch, "lungi dall'essere manifestazioni di un legittimo diritto di critica, sono state aggressioni gratuite e diffamatorie alla mia persona con toni minacciosi diretti e indiretti". Nella querela Carola cita poi le espressioni offensive dell'allora ministro: "sbruffoncella", "fuorilegge", "delinquente", autrice di un atto "criminale", responsabile di un tentato omicidio in quanto "avrei provato a ammazzare cinque militari italiani", "complice dei trafficanti di esseri umani" e altre ancora.
Interventi che sono, si legge nella denuncia, "un puro strumento propagandistico e istigatorio di un 'discorso dell'odio', che travolge ogni richiamo alla funzione istituzionale". Affermazioni che "non solo hanno leso gravemente il mio onore e la mia reputazione, ma mettono a rischio la mia incolumità, finendo per istigare il pubblico dei suoi lettori a commettere ulteriori reati nei miei confronti".
Duro il commento dell'ex vicepremier. "Denunciato da una comunista tedesca - si legge su Twitter -, traghettatrice di immigrati, che ha speronato una motovedetta della Finanza: per me è una medaglia! Io non mollo, mai".
Carola invitata al Parlamento Ue - La comandante della Sea Watch Carola Rackete sarà invitata a un'audizione nella commissione Libertà civili (Libe) del Parlamento Ue il prossimo 3 ottobre, se non saranno sollevate obiezioni nella riunione della commissione parlamentare della prossima settimana. Lo rende noto l'ufficio stampa del Parlamento europeo, precisando che è stato raggiunto un accordo dai coordinatori della Libe, ma che la commissione deve ancora confermarlo formalmente. All'audizione, dal tema Ricerca e soccorso nel Mediterraneo, dovrebbero essere invitati anche rappresentanti della Commissione europea, Frontex, Consiglio d'Europa e Guardia Costiera italiana.