nave ferma per nove giorni

Sea Watch, multati i parlamentari che salirono sulla Ong prima del medico: dovranno pagare 2mila euro

"La Capitaneria di Porto di Siracusa fa una contestazione infondata e pretestuosa", attacca il deputato di +Europa Riccardo Magi. Sanzione anche per Fratoianni, Prestigiacomo, Martina e Orfini

05 Mag 2019 - 14:10
 © ansa

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Duemila euro di multa sono stati notificati a quei parlamentari saliti il 27 gennaio scorso a bordo della Ong Sea Watch, ferma in rada a Siracusa per nove giorni prima dell'autorizzazione da parte del governo allo sbarco di migranti. Tra i multati che protestano contro la sanzione ci sono Riccardo Magi (+Europa), Nicola Fratoianni (Sinistra italiana), Stefania Prestigiacomo (Forza Italia), ma anche Maurizio Martina e Matteo Orfini (Pd) che per legge non sarebbero potuti salire prima del medico e prima che fosse stata fatta libera pratica.

"Mentre il ministro Salvini continua a dire di essere pronto a farsi processare, ma poi si protegge con l'ombrello politico da accuse penali gravi come il sequestro dei migranti a bordo della Diciotti, mi arriva dalla Guardia costiera una multa per essere salito sulla nave Sea Watch a verificare le condizioni delle persone trattenute arbitrariamente e illegittimamente a largo di Sicuracusa", attacca Magi.

"La Capitaneria di Porto di Siracusa ha infatti notificato una ammenda di 2.000 euro a me, ai colleghi Stefania Prestigiacomo e Nicola Fratoianni, e alle altre persone con cui a bordo di un gommone avevamo raggiunto la nave per effettuare un'ispezione. Ci contestano di essere saliti prima che sulla nave fosse eseguita la 'libera pratica'. È una contestazione infondata e pretestuosa perché la nave non aveva fatto scalo in paesi extraeuropei", spiega Magi.

"Siamo saliti sulla nave per esercitare la nostra funzione di sindacato ispettivo, che è una prerogativa parlamentare, e prima di sbarcare ci è stata fatta una visita medica", aggiunge. "Insomma, al grave abuso commesso da chi ha trattenuto per giorni sulla Sea Watch 47 persone, già provate dalla detenzione nei lager libici e dalla traversata, e l'equipaggio, se ne aggiunge uno ulteriore, piccolo e gratuito, al quale intendo oppormi ricorrendo in ogni sede. L'auspicio è che il ricorso diventi l'occasione per accertare per via giudiziaria se vi siano state omissioni e irregolarità da parte delle autorità", conclude Magi.

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