Il commento del premier

Passa al Senato il ddl sul premierato, Meloni: "Rafforzata la democrazia"

Rabbia dell'opposizione che scende in piazza e promette battaglia. Il ministro delle Riforme Casellati: "Non temo eventuale referendum"

19 Giu 2024 - 14:05

Il Senato ha dato il via libera al ddl di riforma costituzionale sul premierato che prevede l'elezione diretta del presidente del Consiglio. I voti a favore sono stati 109, i contrari 77, un astenuto. Il testo passa ora alla Camera per la seconda delle quattro letture previste. Subito dopo la votazione, il premier Giorgia Meloni ha commentato: "Un primo passo in avanti per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle nostre istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati".

Casellati: "Treno è partito"

 "Con il voto di oggi in Senato, abbiamo messo la prima pietra di una riforma storica che farà dell'Italia un Paese stabile, competitivo e credibile. Da qui non si torna indietro: il treno del Premierato è partito e non si fermerà. Chi si oppone non vuole il bene dell'Italia, preferisce lasciare le cose come stanno e difendere un sistema che ci ha portati ad avere 68 governi in 76 anni. Tutti i partiti, di destra e di sinistra, da 40 anni hanno provato a risolvere il grande problema dell'instabilità. Noi andremo fino in fondo". Così il ministro per le Riforme, Elisabetta Casellati, dopo il prima via libera del Senato al premierato. "Gli italiani - aggiunge - sceglieranno non solo i loro rappresentanti in Parlamento ma anche il Presidente del Consiglio. Una certezza che riporterà gli elettori alle urne. Il loro voto non finirà più nel cestino perché con il premierato, non ci saranno più giochi di palazzo, inciuci, ribaltoni e governi tecnici".

Casellati: "Non temo il referendum"

 "Francamente non lo temo, credo nella maturità degli italiani che alle elezioni politiche non si sono mai mostrati preda di suggestioni demagogiche". Questo ha aggiunto Elisabetta Casellati sull'eventuale referendum costituzionale sulla riforma che introduce il premierato.

Conte promette battaglia

 "Non saranno calci e pugni in piena aula di Montecitorio a un nostro parlamentare che ci fermeranno. La nostra reazione per un'Italia più democratica, a difesa della Costituzione, contro l'autonomia differenziata spacca-Italia, contro questo premierato che vuole insediare una donna sola al comando, un uomo solo al comando per cinque anni, la nostra risposta è forte, è unitaria: non passeranno". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, presente in piazza Santi Apostoli a Roma dove ha preso parte alla manifestazione delle opposizioni contro Autonomia regionale differenziata e Premierato. 

Schlein: "Uniti per impedire di stravolgere la Costituzione"

 "È una bellissima piazza, con tanta partecipazione e tante bandiere tutte diverse per difendere la Costituzione e l'unità nazionale. È importante essere qui con tante realtà associative e movimenti, tutti uniti per impedire di stravolgere la Costituzione". Lo ha evidenziato Elly Schlein, segretaria del Pd, parlando a margine della manifestazione delle opposizioni a Roma. A chi le ha chiesto un commento sulla "larghezza del campo" dei promotori della protesta, dal momento che dalla piazza mancano forze come Italia viva e Azione, Schlein ha risposto: "È una manifestazione unitaria, c'è sempre tempo di allagare quando gli obiettivi sono comuni".
 

Si rimanda tutto a settembre

 A fine seduta, Alberto Balboni, presidente della commissione Affari Costituzionali e relatore, ha commentato: "E' stata dura ma abbiamo portato a casa una buona riforma, anche molto migliorata rispetto al testo iniziale. Non è vero che la maggioranza non ha ascoltato, ha ascoltato gli esperti, le opposizioni nei limiti in cui era possibile farlo". Ora la riforma passa alla Camera, dove entrerà però nel vivo con ogni probabilità non prima di settembre. Solo in autunno, secondo la road map di Casellati, si aprirà il nuovo cantiere, quello della legge elettorale.

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