"Tra quasi 700 abitanti, una donna in grado di occupare il ruolo di assessore ci dovrà pur essere", spiegano. Ma l'amministrazione si difende: "Non ci sono state candidature di donne"
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La giunta comunale di Sessano del Molise, in provincia di Isernia, è tutta al maschile. E così due cittadine hanno deciso di presentare ricorso al Tar perché ritengono non sia stata rispettata la parità di genere. Il sindaco, il vicesindaco e l'assessore del piccolo paese sono infatti tutti uomini. Ma loro si difendono: "Poiché lo Statuto comunale ci consente la nomina di un assessore esterno, abbiamo chiesto alle altre donne del paese se volessero ricoprire tale carica, ma non ci sono state candidature". Inoltre, spiegano, "l'obbligo normativo di garantire la parità di genere c'è per i Comuni che hanno una popolazione superiore a 3.000 abitanti. Qui gli abitanti sono 650".
Le elezioni comunali si sono svolte a maggio scorso con un risultato storico per il primo cittadino, Pino Venditti, che ha ottenuto l'80% delle preferenze. Nella lista civica di Venditti è stata eletta anche una donna, Monia Di Blasio. "Lei non fa parte della giunta perché ha sottoscritto una lettera di rinuncia - ha spiegato all'Ansa il vicesindaco Maurizio Cerasuolo -. Per lei è la prima esperienza in maggioranza e non se l'è sentita di avere il ruolo di assessore". Le due ricorrenti però danno battaglia: "La giunta è illegittima. Tra quasi 700 abitanti, una donna in grado di occupare quel ruolo ci dovrà pur essere".
Tuttavia, spiega Cerasuolo, "l'obbligo normativo di garantire la parità di genere, nell'esecutivo, c'è per i Comuni che hanno una popolazione superiore a 3.000 abitanti. A Sessano gli abitanti sono 650". Il vicesindaco ha anche precisato: "Poiché lo Statuto comunale ci consente la nomina di un assessore esterno, il sindaco ha chiesto alle altre donne del paese se volessero ricoprire tale carica, ma non ci sono state candidature".
Eppure le ricorrenti sono residenti a Sessano. "Dietro il ricorso - ha commentato Cerasuolo - ci sono dinamiche interne al paese. Purtroppo tale ricorso peserà sulle casse del Comune. Noi attendiamo la decisione del Tar, siamo tranquilli, ma se dovesse essere necessario ci difenderemo e ciò comporterà dei costi che, purtroppo, ricadranno sui cittadini".