Per il vescovo Gualtiero Bassetti la "tensione ad andare verso i poveri" non avviene "per motivi ideologici ma per un'ispirazione schiettamente evangelica".
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"Mi sembra opportuno riaffermare il sacrosanto principio cristiano di salvaguardare sempre l'incalpestabile dignità di ogni persona umana a cui non si possono mai negare una cura premurosa e un ricovero dignitoso. Sia che si tratti di cittadini italiani che di migranti". Lo ha detto il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, parlando all'Aquila nell'omelia per l'apertura della Porta Santa alla Basilica di Collemaggio.
"Nei poveri, infatti, negli 'sconfitti dalla vita' e negli scarti della nostra società noi vediamo riflesso il volto di Cristo sulla Croce. E a questo proposito, mi sembra opportuno riaffermare il sacrosanto principio cristiano di salvaguardare sempre l'incalpestabile dignità di ogni persona umana a cui non si può mai negare una cura premurosa e un ricovero dignitoso. Sia che si tratti di cittadini italiani che di migranti. E questa tensione ad andare verso i poveri - come diceva La Pira - non avviene per motivi ideologici ma per un'ispirazione schiettamente evangelica", ha precisato Bassetti
All'Aquila dopo il terremoto ferite ancora sanguinanti - L'Aquila porta ancora i segni del terremoto, ha sottolineato il presidente della Cei. "Questa mattina, nel corso di una breve visita nel centro storico, ho potuto vedere di persona le ferite ancora sanguinanti, che provocano un dolore profondo. Il dolore per la perdita dei propri amici e parenti. Il dolore per una citta' colpita nelle sue strade, nei suoi edifici, nella sua identita'. Voglio esprimere - ha detto Bassetti - con semplicita', ma con sincera partecipazione, la vicinanza di tutta la Chiesa italiana alla popolazione de L'Aquila".