Il sindaco di Palermo riaccende la polemica col ministro dell'Interno: "La sua è un'operazione assolutamente inaccettabile, in contrasto con la Costituzione"
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Il decreto sicurezza voluto dal ministro Matteo Salvini "è in realtà un decreto insicurezza, perché trasforma i cittadini legali in illegali". Lo ha affermato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, parlando a Tgcom24 della decisione di "boicottare" le norme in materia di immigrazione contenute nel provvedimento. "Si tratta di un'operazione assolutamente inaccettabile, in contrasto con la Costituzione", ha aggiunto.
"Distinzione fra sangue africano e sangue italiano" - "Certamente questo decreto è positivo perché fornisce risorse alle forze dell'ordine e garantisce un miglioramento della videosorveglianza ed è solamente negativo perché prevede la perdita del diritto di cittadinanza per cittadini italiani che hanno commesso gravi o gravissimi reati, facendo la distinzione tra chi ha sangue africano e chi invece ha sangue italiano", ha sottolineato Orlando.
"Legge disumana" - "Una cosa inaccettabile che produce una reazione perché soltanto poche dittature, e nessuno Stato democratico, prevedono come sanzione la perdita della cittadinanza. Mi chiedo perché non si stabilisce la perdita della cittadinanza per boss mafiosi condannati per terribili delitti? Perché è disumana, perché in apolide un cittadino, finendo in questo modo col consegnarlo all'illegalità". Il primo cittadino palermitano ha poi citato l'esempio di un individuo "che ha ottenuto la protezione umanitaria grazie al permesso di soggiorno e viene improvvisamente privato della possibilità di chiedere la residenza anagrafica, perché non c'è più la protezione umanitaria".