intervista al giornale

Silvio Berlusconi: con il Centrodestra unito vittoria alle elezioni

Il leader di Forza Italia: serve una rivoluzione liberale. E sul voto in Sicilia afferma: io sono ottimista, troveremo un candidato unico

07 Ago 2017 - 11:56
 © ansa

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"Il Centrodestra è innanzitutto un popolo, come si è visto in questi vent'anni, ma anche più recentemente al referendum costituzionale o nelle principali città italiane. Un popolo unito da valori e ideali che vuole una alternativa rispetto ai governi della sinistra". Lo afferma Silvio Berlusconi che aggiunge: "Ho sempre lavorato per una coalizione larga, e auspico il formarsi di liste civiche di centro con cui allearsi a livello nazionale".

Una unità di intenti e valori che deve subito affrontare lo "scoglio" Sicilia, dove il Centrodestra sembra arrivare diviso all'appuntamento elettorale. "Prima di tutto io sono sempre ottimista - dice Berlusconi a il Giornale - e continuo a pensare che la divisione del centrodestra in Sicilia non sia affatto scontata". Sarebbe ragionevole convergere sul candidato che abbia le caratteristiche più adatte non solo a vincere ma a garantire ai siciliani cinque anni di buon governo, dopo i disastri della Giunta Crocetta".

. Per quel che riguarda i parlamentari eletti nelle liste di Fi nel 2013 e poi passati sotto altre insegne politiche, il leader dei moderati sottolinea che "non sarà consentito l'ingresso in Forza Italia a chi, eletto nel centrodestra, ha sostenuto governi di sinistra che hanno condotto il Paese nella difficile situazione nella quale ci troviamo". "Se però - precisa - alcuni parlamentari eletti con noi, che si considerano ancora di centrodestra, in Parlamento vogliono dare vita a formazioni alleate alla nostra coalizione, credo che sia un fenomeno positivo".

"Io nella vita sono sempre stato un costruttore, in qualunque campo mi sia impegnato, afferma Berlusconi risfoderanto un suo cavallo di battaglia -. E un costruttore rinnova per essere in sintonia col Paese. Gli sfasciacarrozze invece rottamano. Per questo sto lavorando per rinnovare radicalmente la nostra squadra parlamentare e di governo. Meritocrazia per chi ha ben lavorato in questi anni e rinnovamento. Da tempo ho proposto ai nostri alleati, che si sono detti d'accordo, che il prossimo governo sia costituito per la maggioranza, per esempio 12 ministri su 20, da persone che non vengono dalla politica".

"Il profumo della vittoria lo sento, ma soprattutto sento la sofferenza degli italiani, insicuri a casa loro, vessati dalle tasse, sfiduciati dalla politica e dall'antipolitica". E sento una grande responsabilità. Sempre più italiani chiedono a me, a Forza Italia, al Centrodestra, di cambiare radicalmente le cose che non vanno nel nostro Paese. Di porre fine all'oppressione fiscale, all'oppressione burocratica, all'oppressione giudiziaria. Per fare questo non bastano riforme, occorre una vera e propria rivoluzione liberale", conclude Berlusconi.

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