"Colpiva la contraddizione tra la grandezza delle cose che realizzava e la semplicità con cui si rapportava a tutti" commenta l'esponente di Fratelli d'Italia
"Silvio Berlusconi era il presidente d'onore della Democrazia Cristiana e io ridiedi vita al movimento democristiano perché lo volle lui fortemente quando era presidente del Consiglio". Con queste parole l'esponente di Fratelli d'Italia Gianfranco Rotondi è intervenuto in collegamento con lo speciale del Tg5 per ricordare il leader di Forza Italia, che si è spento lunedì 12 giugno all'età di 86 anni.
Rotondi prosegue: "Aveva un'intuizione per la politica che supera le capacità anche di tanti che invece l'hanno fatta per tutta la vita. Lui era sceso in campo a quasi sessant'anni, ma in fondo aveva sempre incarnato l'essenza della politica che è la risposta ai bisogni delle persone, proprio come aveva fatto da imprenditore".
L'intervento si focalizza dunque sulle grandi trasformazioni che hanno avuto come autore proprio Silvio Berlusconi: dall'orgoglio per Milano 2, con cui aveva "realizzato il sogno di una città a misura d'uomo", alla "libertà dell'informazione televisiva che ha cambiato la cultura e il gusto degli italiani", fino alla discesa in politica.
Rotondi conclude: "Berlusconi era un personaggio immenso del quale colpiva la contraddizione tra la grandezza delle cose che realizzava e la semplicità con cui si rapportava a tutti".