Un processo durato 7 anni

Lodi, l'ex sindaco Uggetti assolto definitivamente dal reato di turbativa d'asta

"Dopo 7 anni di sofferenza è emersa la verità: abbiamo agito nell'interesse pubblico" ha commentato l'ex primo cittadino. Per la corte l'amministratore è "non punibile per la particolare tenuità del fatto"

21 Giu 2023 - 19:47

L'ex sindaco Pd di Lodi, Simone Uggetti è stato definitivamente assolto nella ripetizione del processo relativo agli appalti di due piscine comunali. Era tra gli imputati a Milano con l'accusa di turbativa d'asta. "Non punibile per la particolare tenuità del fatto", questo il concetto alla base della sentenza emessa dal giudice. Oltre a lui sono stati assolti anche l'avvocato Cristiano Marini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro.

La sentenza

 Lo ha deciso la terza sezione della Corte d'Appello di Milano nel processo di secondo grado 'bis', dopo che la Cassazione a fine marzo 2022 aveva annullato con rinvio una prima assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste", decisa da un'altra sezione della Corte milanese. 

"Dopo 7 anni di sofferenza è emersa la verità: abbiamo agito nell'interesse pubblico" ha commentato Uggetti tra le lacrime. E ancora: "Siamo felici e sollevati dell'esito, ma una giustizia che arriva così tardi non è necessariamente una buona giustizia e un buon servizio per i cittadini". Per l'ex sindaco di Lodi "non può essere che non solo i sindaci, non solo gli assessori, ma anche i funzionari abbiano il terrore della firma, il terrore del fare o del non fare".

Intanto il sostituto procuratore generale, che aveva chiesto per Uggetti la conferma della condanna in primo grado a 10 mesi, ha dichiarato che non farà ricorso in Cassazione. Non si tratta infatti di una questione di legittimità, anche perché "il fatto è stato accertato, ma è stato ritenuto tenue". Da quanto si apprende, quella ipotizzata turbativa è da considerarsi un fatto non grave, perché non ha danneggiato la comunità.

L'arresto

 Il 3 maggio del 2016 Uggetti venne arrestato e sospeso dalle funzioni di sindaco in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare motivata dal presunto pericolo di inquinamento delle prove. Secondo il pm e il gip di Lodi infatti, l'ex primo cittadino si stava adoperando per nascondere le prove. Trascorse 25 giorni in carcere e 10 ai domiciliari, prima di essere rimesso in libertà. Il suo arresto causò molte reazioni nella politica e aspre critiche da parte di 5 Stelle e Lega che organizzarono manifestazioni a Lodi per chiederne le dimissioni. Nell’agosto dello stesso anno, Uggetti si dimise dalla carica di sindaco. Nel novembre del 2018 venne condannato in primo grado a 10 mesi di carcere e 300 euro di multa. Dopo l’assoluzione in appello, ricevette le scuse da parte dell'allora ministro degli Esteri e leader del M5s Luigi Di Maio, che definì quegli attacchi "profondamente sbagliati" e condotti con modalità "grottesche e disdicevoli".

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