Sei donne in squadra per il candidato Pd. L'esponente di Sinistra Italiana: "Nessuno dei candidati in campo ha messo al centro del programma le drammatiche condizioni sociali di Roma"
"Le distanze programmatiche con il Pd sono enormi. Giachetti propone di tornare alla Roma degli anni 90 e 2000, che ha costruito periferie insostenibili e ha contribuito ad aumentare le diseguaglianze". Così il candidato sindaco di Sinistra Italiana, Stefano Fassina, per la Capitale motiva il suo no a Roberto Giachetti in caso di ballottaggio. Il candidato Pd ha presentato su Facebook la sua squadra per un'ipotetica giunta: nel team anche sei donne.
"Nessuno dei candidati in campo - ha sottolineato Fassina -, né Giachetti né altri, mette al centro del proprio programma le drammatiche condizioni sociali di Roma. Quindi non ci sentiamo sostituiti o sostituibili da nessuno dei candidati".
La giunta di Giachetti - "Annuncio la mia giunta - ha detto - due settimane prima del voto e in piane autonomia", ha dichiarato Giachetti. Nella squadra da lui presentata, Livia Turco andrebbe ai Servizi sociali, Silvia Scozzese al Bilancio, Lorenza Baroncelli alla Rigenerazione urbana, Carla Ciavarella alla Casa, Claudia Servillo all'Ambiente, Stefania Di Serio ai Trasporti. "Sono romani per nascita, per adozione o per scelta - ha aggiunto l'esponente Pd -. Amano questa città, non sono espressione di partito o di corrente o lobby, sono professionisti che fanno lavori bellissimi. Non sono amici miei ma amici di Roma. A loro va la mia gratitudine per avere accettato la mia proposta prima di conoscere l'esito delle elezioni".