La senatrice: "Vogliono mandarci in Campidoglio per farci fare brutta figura". Escluso dalle comunarie il contestato docente negazionista Antonio Caracciolo. Tra poche ore via al voto online sui candidati
© ansa
Ha capito tutto la senatrice del M5s, Paola Taverna. Almeno è quanto dichiara ai microfoni di Radio Cusano Campus a proposito delle elezioni amministrative nella Capitale: "Ho pensato che potrebbe essere in corso un complotto per far vincere il Movimento Cinque Stelle". Ebbene sì: dopo la presunta esistenza delle scie chimiche, l'esponente pentastellata rende pubblica un'altra sua paura: "Vogliono mettere i Cinque Stelle alla guida di Roma per togliergli i fondi e fargli fare brutta figura".
Questo, per la Taverna, spiegherebbe la presenza di antagonisti troppo deboli negli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra: "La scelta di Bertolaso - dice - mi ha lasciato perplessa tanto quanto quella di Giachetti. Diciamocelo chiaramente, questi stanno mettendo in campo dei nomi perché non vogliono vincere Roma, si sono già fatti i loro conti. Al governo rimane Renzi, alla Regione Zingaretti che stiamo vedendo come sta operando, a livello economico Roma dipende da stanziamenti regionali e stanziamenti statali". Tutto chiaro, insomma.
La "denuncia" arriva all'indomani della presentazione dei candidati del M5s al Campidoglio. Duecentonove i nomi, con tanto di curriculum e video di presentazione, e tra loro c'è un po' di tutto. Ex consiglieri comunali, giornalisti, rappresentanti delle forze dell'ordine, dipendenti pubblici, professionisti e il tanto contestato Antonio Caracciolo, il prof della Sapienza finito sotto procedimento disciplinare (e poi assolto) presso il Consiglio nazionale universitario perché accusato di aver negato lo sterminio degli ebrei durante l'Olocausto. La sua candidatura ha scatenato mal di pancia e polemiche sia tra la base grillina che sui social network, tanto che da fonti parlamentari si apprende che a breve riceverà una comunicazione ufficiale di sospensione dalla competizione. "Il motivo della sospensione - spiegano le stesse fonti - è il principio secondo cui la libertà di espressione è imprescindibile ma è altrettanto inderogabile la memoria di una delle pagine più buie e drammatiche della storia dell'umanità". Una scelta, e un metodo, subito difeso dalla Lombardi: "La posizione di Caracciolo era sfuggita - dice la deputata romana M5S e tra i valutatori delle candidature al Campidoglio - abbiamo fatto uno screening. Ciò dimostra che pubblicare tutto online prima del voto funziona, perché quello che sfugge viene segnalato dalla rete". La democrazia del web, per intenderci.
Comunque, negazionisti a parte, nelle prossime ore si aprirà sul blog di Beppe Grillo il voto elettronico per scegliere i 49 candidati che faranno parte della lista per il consiglio comunale. Le urne via web verranno poi riaperte per un secondo turno in cui gli iscritti al M5s romano sceglieranno, tra i primi 10 classificati, il loro candidato sindaco. Obiettivo? Entro fine mese, al massimo, avere il vincitore delle comunarie che correrà alla conquista di Roma. Complotti permettendo, ovviamente.