Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha spiegato che la Meloni si è opposta al nome di Marchini. Berlusconi ha invece ribadito che lui ha indicato Guido Bertolaso, per Milano invece Stefano Parisi
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"Marchini? Al vertice con Berlusconi e la Meloni il suo nome è stato bocciato. Non sarà il nostro candidato a Roma". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. "Il veto lo ha messo Giorgia Meloni", ha spiegato. A Milano? "Parisi deve risolvere alcuni problemi societari, ma presto scioglierà la riserva", ha concluso Salvini.
E' ciò che è emerso durante gli incontri tra i leader del Carroccio, di Fratelli d'Italia e di Forza Italia per scegliere i futuri candidati che correranno alle prossime amministrative. Dal canto suo Silvio Berlusconi ha ribadito che "non c'è bisogno di un politico ma di chi ha provata esperienza gestionale". "Per questo la mia proposta è stata Guido Bertolaso per Roma e Stefano Parisi a Milano. Credo che sia un sacrificio necessario da parte nostra", ha evidenziato.
Marchini: "Il no del centrodestra conferma che non ci sono patti segreti" - "E' la conferma che non esistevano patti segreti e incontri clandestini". Così Alfio Marchini commenta le parole di Matteo Salvini che lo ha escluso tra i nomi dei possibili candidati del centrodestra alla corsa al Campidoglio. "L'ho ripetuto mille volte: amo Roma e mi sta a cuore il futuro di questa città. E' un impegno che ho preso con i romani e che onorerò fino alla fine", ha sottolineato.
Salvini: su candidature sindaco siamo al dunque - "Ormai siamo al dunque". Lo ha detto martedì sera il leader della Lega, Matteo Salvini, facendo il punto della situazione sui candidati a sindaco del centrodestra. "Mercoledì mi aspetto la risposta di Parisi per Milano; Bologna è a posto, se si mettono d'accordo Forza Italia e Fratelli d'Italia su Torino e Roma, sono pronto a partire con la campagna elettorale", ha poi aggiunto. "Siamo di gran lunga il primo partito del centrodestra, ma non ho mai imposto nulla: là dove abbiamo un buon candidato è una buona squadra, ci mettiamo a disposizione degli alleati; altrimenti non mettiamo i bastoni tra le ruote a nessuno", ha spiegato Salvini da Novara per lanciare la candidatura a sindaco del leghista Alessandro Canelli, sulla quale manca però ancora il via libera degli alleati.
Roma, prove di ticket invece tra Fassina e Marino - Nella corsa al Campidoglio a sinistra fa capolino il ticket Fassina-Marino. Prove tecniche di alleanza tra il leader di Sinistra italiana, candidato sindaco di Roma, e l'ex primo cittadino Ignazio Marino, in odore di bis. "Dobbiamo mettere insieme le forze", ha affermato l'ex viceministro Pd che a stringere un patto con il suo vecchio partito non ci pensa neanche un secondo: "Il Pd ha perso la sua autonomia", ha spiegato Fassina che pensa di estendere l'alleanza anche con Pippo Civati.