Il risultato dell'assemblea

Sinistra italiana non voterà la fiducia Draghi, ma due parlamentari sono a favore

Loredana De Petris e Erasmo Palazzotto hanno annunciato l'intenzione di sostenere il nuovo esecutivo andando contro la decisione dell'Assemblea nazionale

14 Feb 2021 - 21:00
 © Ansa

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L'Assemblea nazionale di Sinistra italiana ha approvato a maggioranza la relazione del suo segretario, il deputato Nicola Fratoianni, per votare contro la fiducia al governo Draghi. Ma gli altri due parlamentari di SI nel gruppo di Leu, la senatrice Loredana De Petris e il deputato Erasmo Palazzotto, hanno invece annunciato l'intenzione di sostenere il nuovo esecutivo.

"Quella che sostiene questo governo non è e non potrà mai essere una maggioranza politica. Dunque è all'interno di questa anomalia, nel tentativo di rinsaldare un fronte progressista e non scegliendo la via dell'autosufficienza, che bisogna lottare per affermare un proprio punto di vista". Così due dei tre parlamentari di Sinistra italiana, la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, e il deputato di Leu Erasmo Palazzotto, hanno motivato la decisione di votare la fiducia, andando contro la decisione dell'Assemblea nazionale di SI.

"Al termine di un dibattito molto articolato e sofferto l'Assemblea nazionale di Sinistra italiana ha deciso di esprimersi contro la fiducia al governo Draghi. E' una scelta che rispettiamo ma che riteniamo sbagliata e controproducente per la sinistra e per le fasce sociali messe più a rischio dalla crisi - dichiarano De Petris e Palazzotto -. Vediamo tutte le contraddizioni e i problemi che una maggioranza di questo tipo porta con sé, ma sappiamo che in un momento difficile come questo serve assumersi la responsabilità di dare risposte al Paese difendendo quanto era stato fatto fino a qui dal governo Conte a partire dalle scelte fatte sulla sanità anche grazie alla continuità di Roberto Speranza alla guida del ministero della Salute".

Per i due parlamentari di Sinistra italiana, è "necessario invece confermare e rinsaldare l'asse strategico costituito dall'alleanza tra Pd, M5s e LeU, che hanno sostenuto con lealtà e sino all'ultimo l'esperienza positiva del governo Conte-bis, anche a partire dalle prossime elezioni amministrative. Quella coalizione va ora ribadita e perseguita con determinazione, come ci ha indicato con chiarezza Giuseppe Conte con la proposta di un'Alleanza per lo Sviluppo sostenibile". 

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