Ora anche le autorità del microstato controllano gli affari del senatore della Lega e di un suo amico imprenditore: nel mirino 750mila e 600mila euro incassati tra ottobre e gennaio e ad aprile
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Nuovi guai giudiziari in vista per l'ex sottosegretario Armando Siri, già coinvolto in inchieste a Roma e Milano. Secondo l'Espresso anche le autorità di San Marino indagano sugli affari del senatore leghista. La nuova istruttoria riguarderebbe due "prestiti di favore a elevato rischio" concessi da una banca dell'ex paradiso fiscale e caratterizzati da una doppia serie di "violazioni sistematiche" delle regole creditizie.
I prestiti sospetti - Si tratta di 750mila euro incassati da Siri tra ottobre e gennaio. quando era ancora sottosegretario delle Infrastutture, e altri 600mila ottenuti appena tre mesi fa da un imprenditore a lui collegato.
Le autorità di San Marino hanno trasmesso gli atti alla Procura di Milano - Secondo l'Espresso entrambi i finanziamenti bancari sono stati giudicati "contrari ai principi di sana e prudente gestione del credito" dagli ispettori della Banca Centrale di San Marino e dell'Agenzia anti-riciclaggio, che dopo sette mesi di verifiche e interrogatori riservati hanno deciso di denunciare tutto alla magistratura trasmettendo gli atti alla Procura di Milano dove da alcuni mesi è già stata avviata una indagine sugli affari di Siri a San Marino.