Il candidato perdente di Roma: "Avevo davanti una montagna da scalare da solo". Speranza: "E' ora di cambiare rotta". Brunetta: "Renzi è solo come un cane". Orfini: sconfitti per colpa di Mafia Capitale
"Da subito, ho capito che c'era una montagna da scalare. E dovevo riuscirci da solo. Il partito, più che una risorsa, si è rivelato una tragica zavorra". Così Roberto Giachetti commenta la sua sconfitta al ballottaggio a Roma. "Dopo i cinque tremendi anni di Alemanno, ci hanno dato fiducia e noi li abbiamo ripagati con Marino. I romani erano e sono furibondi. La Raggi è stata la vendetta perfetta". E il Pd anticipa la direzione dal 27 al 24 giugno.
"I romani mi ascoltavano - dice Giachetti al "Corriere della Sera" -. Poi mi dicevano: senti, nun è na cosa personale. E' che tu rappresenti il Pd. Ci dispiace, ma non te votamo". Questo è il risultato. "E dirgli che sono romano e amo Roma, dirgli che come loro avrei voluto far rinascere queta città, non è bastato. No, non c'è stato il tempo necessario per riuscire a convincere tutti. Mi sarebbero serviti altri due mesi per finire di scalare la montagna e arrivare in vetta. Essere arrivato al ballottaggio, francamente, mi pare già un mezzo successo".
Anticipata la direzione del Pd - Dopo la sconfitta decretata dai risultati di queste elezioni è stata anticipata la direzione nazionale del Pd: prevista per il 27, sarà invece convocata venerdì 24 giugno. Si avvicina dunque la "resa dei conti" con la minoranza del partito, che da tempo accusa il segretario di incapacità di gestire il Pd e di averlo portato su una strada "fallimentare", come dice un dirigente dell'opposizione interna.
Orfini: "La sconfitta è colpa di Mafia Capitale" - Per l'occasione il presidente Matteo Orfini non si presenterà da dimissionario rispetto al suo incarico di commissario romano. "Ipotesi esclusa", fanno sapere autorevoli fonti del Nazareno.Orfini ammette poi la sconfitta e dice: "Prima del commissariamento c'era il Pd di Mafia Capitale. Che è la ragione di fondo per cui siamo qui oggi a commentare una sconfitta".
Speranza: "Segnale a Renzi, è ora di cambiare rotta" - Il leader della minoranza Pd Roberto Speranza non perde tempo e a Corrieretv commenta così i ballottaggi: "I numeri sono come pietre: il risultato è oggettivamente non buono per il Pd e dà un segnale molto chiaro a Renzi, al governo, a tutto il Pd, questo è un problema vero e bisogna capire le ragioni di questo voto". E chiede "con forza un cambiamento di rotta: non si può far finta di nulla, guai a mettere la testa sotto la sabbia, bisogna cambiare strada ed è questo che chiediamo con forza". "A Roma eravamo tutti consapevoli della difficoltà ma numeri così larghi doppiati dall'altro candidato segnalano una difficoltà profonda, bisogna ripartire da lì".
E anche Bassolino: "E' ora di cambiare" - "Una brutta botta" quella ricevuta dal Pd secondo Antonio Bassolino. "La sconfitta di Torino, il disastro di Roma e la catastrofe di Napoli sono pesanti e danno al voto un segno negativo e preoccupante. Servono ora una riflessione di fondo e un serio cambiamento".
Milano, Salvini: "Onore a chi ha vinto, ora costruiamo" - Nella città dove invece il Pd si è affermato, Milano, l'altro perdente, Matteo Salvini, dichiara: "Onore a chi ha vinto, in democrazia chi vince ha ragione, poche chiacchiere... Adesso faremo una sana e robusta e onesta opposizione a Milano". E attacca: "Sono convinto che Sala non sarà un buon sindaco, ma ha vinto, quindi adesso sotto a lavorare. Perché a Milano che 500mila non vadano alle urne è sconfitta di tutti, anche nostra".
Poi però il segretario leghista sottolinea la vittoria della Lega nella regione del cuore rosso d'Italia e dice: "Perché dovrei fare una conferenza stampa a Milano? Oggi quasi quasi la faccio a Cascina, nella rossa Toscana, dove abbiamo vinto con una squadra di ragazzi. Perché è il segno che dove c'è la Lega che lavora bene si vince, dove il centrodestra non si divide o litiga si vince. E per i 5 stelle non c'è spazio. L'unica alternativa a Renzi siamo noi".
Brunetta a Tgcom24: "Renzi ha perso ovunque, è solo come un cane" - "Ovunque noi ci giriamo Renzi ha perso, è solo come un cane e straparla di vendette e rottamazioni varie". Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, commenta a Tgcom24 il risultato dei ballottaggi. Sottolineando che a Renzi "l'insuccesso ha dato alla testa. Non ha fatto il Partito della Nazione, a sinistra nessuno lo vuole e anche all'interno del suo partito si preparano i lunghi coltelli".
Toti a Tgcom24: "Renzi ha sfasciato il Pd" - Anche da Giovanni Toti arriva una stoccata al governo. "Fassino paga più colpe di Renzi che colpe proprie - dice il governatore della Liguria -. E' stato un discreto sindaco, non doveva essere punito così dagli elettori. Per costruire il partito della Nazione Renzi ha sfasciato quello che restava del Pd per voler prendere tutto e gli elettori lo hanno punito. Spacciare Bologna per una vittoria è una cosa che non si può sentire".