Il nuovo leader della coalizione "sarà il più votato. Il caso di Roma? Un capriccio". E Verdini "non è il mio ufficiale di collegamento con Renzi"
"Il ballottaggio a Roma sarà tra Alfio Marchini e Virginia Raggi". Ne è convinto Silvio Berlusconi, che precisa: "Sarà il nostro candidato a giocarsi il Campidoglio con il M5s. Io non ho mai detto di essere intenzionato a votare l'onorevole Meloni. Ho solo affermato che, nell'ipotesi inverosimile in cui ad andare al ballottaggio fosse lei, l'appoggerei allo stesso modo in cui mi aspetto che Meloni e Salvini appoggino Marchini".
"L'eventualità che sia la leader dei Fratelli d'Italia ad andare al ballottaggio è, dice il leader di Forza Italia ai microfoni di Porta a porta, "inverosimile". Un'ipotesi, specifica, "che non voglio neanche prendere in considerazione". Sottolinea poi l'importanza del centrodestra di essere unito e definisce il caso di Roma "un capriccio". E ancora, sull'importanza dell'unità: "Governiamo con la Lega in tre importanti regioni del Nord. La divisione da una parte e dall'altra c'è stata solo a Roma. E dopo l'episodio di Roma continueremo a lavorare insieme".
"Leader della coalizione? Il più votato" - Sul problema del futuro leader della coalizione dichiara: "Io credo sia logico che a condurre la coalizione sia una persona espressione del partito più forte: al momento delle elezioni ci conteremo e credo che i sondaggi ci porteranno alla decisione che il candidato sia quello del partito che ha più voti ovviamente con il consenso degli altri".
Mentre alla richiesta di un commento alle parole di Matteo Salvini, secondo il quale bisogna scegliere se sta con la Merkel o con lui, replica: "Non c'è bisogno di fare nessuna scelta. Noi rappresentiamo in Italia la grande famiglia della democrazia che è il Ppe, di cui faccio parte io con il mio partito e la Merkel con il suo partito. Ma questo non significa che io debba sempre accettare le proposte della Merkel. Molte volte mi sono opposto".
"Rispetto a Renzi io sono dall'altra parte" - Alla domanda se Denis Verdini sia l'ufficiale di collegamento tra lui e il governo Renzi, Berlusconi risponde: "Lo escludo. So che gira questa versione. È assolutamente irrealistica. Io sono completamente dall'altra parte rispetto a Renzi". Quanto ai buoni rapporti conservati con Verdini, dice che "con gli anni è nata una amicizia. La separazione è nata da una decisione politica sua. Ha deciso che Renzi poteva essere un vincitore. Chi fa politica lo fa anche per vincere". E sul fatto se gli perdoni di tenere in piedi il governo Renzi: "Non lo perdono affatto. Solo che sono una persona che non sa portare rancore personale".
Pensioni, "13 mensilità da mille euro per le minime" - Sul tema pensioni, il leader di Forza Italia dice qual è la sua ricetta per le minimie: "Mille euro al mese per tredici mensilità". Quanto alle coperture, dice che "bisogna ridurre la spesa pubblica, togliendo lo Stato da dove non è necessario".
"Deluso dalla Corte di Strasburgo" - E chiude: "Sono deluso dalla Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo che ancora non prende in considerazione un procedimento che riguarda un leader politico il cui destino ha ricadute sul Paese. Con Berlusconi in campo ci sarebbe il centrodestra, senza di me c'è la sinistra".