Il premier nega che si tratti di un voto di protesta: "E' normale dopo due anni di governo perdere qualche comune". E poi assicura: "Nel Pd faremo una discussione a viso aperto"
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Matteo Renzi ammette la sconfitta alle elezioni e nega che si tratti di un voto di protesta. "E' un voto di cambiamento - dice - non solo nei comuni in cui ha vinto il M5s. Ha vinto chi ha interpretato meglio l'ansia di cambiamento". Pur confermando la valenza territoriale del voto, il premier sottolinea l'importanza delle consultazioni dicendo che "c'è un elemento nazionale: una vittoria netta e indiscutibile nei comuni dei 5 Stelle contro di noi".
"C'è un elemento nazionale che dovremo analizzare" - "Bisogna essere molto chiarie usare il consueto stile di chiamare le cose con il loro nome: si è votato in 1.300 comuni, i risultati sono stati molti diversi su base territoriale per dare una lettura omogenee, sono dati difficili e frastagliati ma c'è un elemento nazionale che dovremo analizzare", osserva Renzi il giorno dopo i ballottaggi delle amministrative 2016 .
"Il governo aiuterà tutti i vincitori" - "Se c'è una cosa che il governo deve dire - aggiunge il presidente del Consiglio - è un caloroso buon lavoro a tutti gli eletti. Il governo aiuterà tutti a cercare di fare bene. E noi andiamo avanti ad occuparci delle priorità istituzionali". "Nessuno deve drammatizzare o minimizzare il dato delle amministrative. Ci vuole saggezza e buonsenso e bisogna prendere atto che il popolo di alcune città ha dato un messaggio che deve fare riflettere il Pd", prosegue.
"Nel Pd faremo una discussione a viso aperto" - "Nel Pd faremo un confronto ampio e articolato, una discussione franca, a viso aperto, su tutte le questioni", sottolinea poi il premier rinviando alla direzione di venerdì lo scontro all'interno del partito. "Non mi sembra che sia all'ordine del giorno", afferma quindi Renzi parlando delle possibili modifiche all'Italicum come chiesto dalla minoranza Pd.
"Normale dopo 2 anni di governo perdere qualche comune" - "Siccome in alcuni comuni abbiamo perso e in altri abbiamo avuto risultati positivi dovremo cercare di riflettere e dare il meglio perché la prossima volta non succeda", prosegue il premier nell'analisi del voto. "E' normale che dopo due anni di governo in alcuni comuni siamo andati bene, in altri male, non vedo particolari novità. Novità è se una volta finita la campagna elettorale i cittadini vedono i risultati se no è solo il gioco della politica. Chi vuole collaborare con noi ci siamo".