I candidati a sindaco rispondono alle domande dei giornalisti Enrico Fedocci e Arianna Giunti
La stretta di mano davanti ai fotografi. Il sorriso di rito, le battute per stemperare la tensione e la stanchezza degli ultimi giorni. E poi via, di nuovo al lavoro. Giuseppe Sala che si allontana a piedi, diretto al suo comitato per non perdere neanche un minuto prezioso. Stefano Parisi che mangia un gelato, scambia qualche battuta con i passanti e poi si lancia in un’insolita sfida: un giro a bordo di un hoverboard, una sorta di skateboard elettronico di ultima generazione. Trenta minuti di tempo ciascuno, sette argomenti. Corso Garibaldi, cuore nevralgico di Milano a due passi da Brera, per oltre un’ora è diventato una sorta di salotto televisivo a disposizione di passanti e telespettatori che hanno potuto seguire il confronto sul canale All News di Mediaset Tgcom24.
Lì, all’Edicola 2.0, un’edicola storica che è stata rivisitata in chiave digitale, i due candidati sindaco si sono confrontati rispondendo alle domande dei giornalisti Enrico Fedocci e Arianna Giunti che insieme all'imprenditore Mimmo Lobello e a Paolo Grasso hanno dato vita al progetto di Edicola 2.0 Fra gli argomenti affrontati ci sono stati l’importanza della cultura nelle periferie, l’emergenza migranti, gli asili nido, il dopo Expo, il carcere San Vittore, la sicurezza e ovviamente il “toto giunta”. “Confermo qui davanti a voi, oggi, che in caso di vittoria il mio vice sindaco sarà una donna e non escludo di creare nuovi assessorati”, ha annunciato Beppe Sala. “Milano ha bisogno di cambiamento e questo non può avvenire che con noi”, ha detto Stefano Parisi nel suo appello al voto. Fra i due manager, insomma, archiviate le scintille degli ultimi giorni, a ridosso del ballottaggio sembra essere tornato il fair play che li ha caratterizzati in tutta la prima fase della campagna elettorale. “Ho stretto la mano di Parisi molto forte - ha scherzato Mister Expo davanti ai cronisti - ma purtroppo non sono riuscito a fargli male"