Un episodio molto criticato sui social nato dal gesto di alcuni militanti durante i festeggiamenti per l'elezione del sindaco di centrodestra Alan Fabbri
Presi dall'entusiasmo per la storica vittoria di Alan Fabbri a Ferrara, alcuni militanti della lega hanno appeso la bandiera del Carroccio su una delle balconate del municipio, coprendo lo striscione "Verità per Giulio Regeni" dedicato al ricercatore italiano morto in Egitto nel 2016. Sui social sono scoppiate le polemiche per il gesto, anche se non è chiaro se sia stato intenzionale o frutto di disattenzione.
Il cartello giallo di Amnesty, che ha fatto il giro del mondo, era stato già in passato rubato proprio dal municipio di Ferrara. Di striscioni ne ha parlato anche Salvini in conferenza stampa, in cui ha detto "non parliamo di striscioni appesi ai balconi, concentriamoci sull'Europa".
Fabbri (Lega): bandiera su Regeni un'ingenuità "È stata un'ingenuità di alcuni" presi dai festeggiamenti per la vittoria della Lega a Ferrara, "magari da sopra allo scalone nemmeno si vedeva cosa c'èscritto sotto". Così il neo-sindaco di Ferrara, il leghista Alan Fabbri, commenta la bandiera della Lega finita sopra allo striscione che chiede verità per Giulio Regeni sullo scalone del Municipio. Bandiera, sottolinea, che è stata "appoggiata per qualche secondo". "C'era molta confusione per i festeggiamenti - spiega - Credo che le persone che hanno messo" la bandiera della Lega sullo striscione che ricorda il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto lo abbiano fatto "ingenuamente, scioccamente. Non è una polemica nostra nei confronti di Regeni". Anzi, aggiunge, "desidero anche io come altri che venga fatta chiarezza" sulla sua morte.