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Ultimo aggiornamento: 5 anni fa

reazioni alla sconfitta

Umbria, Salvini: "Chi semina tradimento..." | Di Maio: "Il patto M5s-Pd è una strada impraticabile"

Beppe Grillo commenta ironico: "Pensavo peggio". Poi lo rimuove e pubblica un brano dei Soundgarden. Matteo Renzi: "Sconfitta figlia di un accordo sbagliato"

28 Ott 2019 - 13:55
 © Ansa

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"Una sconfitta figlia di un accordo sbagliato". Così Matteo Renzi commenta il flop dell'intesa M5s-Pd in Umbria. Esulta, invece, Matteo Salvini: "E' stata una vittoria di tutto il centrodestra. Chi semina tradimento raccoglie tradimento", afferma. Franceschini ribatte: "Si vince con il buon governo, sbagliato dire stop all'alleanza con il M5s". I pentastellati sono divisi. Di Maio: "Il patto col Pd è una strada impraticabile".




Un congresso del Pd "lo ritenevo necessario, ma adesso lo ritengo urgente. Abbiamo bisogno di un riposizionamento strategico del partito sia che sulla richiesta di un consolidamento della coalizione ci sia una risposta positiva sia che non venga questo tipo di risposta". Lo dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando.


Il voto in Umbria è un "avviso di sfratto per il governo", secondo Silvio Berlusconi. In una intervista a 'Quarta repubblica' che andra' in onda questa sera, Berlusconi afferma: "Dall`Umbria è venuta una vittoria molto importante che non interessa soltanto i cittadini della Regione Umbria, che pure erano intrappolati in un sistema di potere che durava da 50 anni. E` un risultato simbolico importante per il governo, l`ennesimo governo non eletto dai cittadini. Questo governo nasce da una coalizione improvvisata, pasticciata, ha messo insieme una manovra che non è ciò di cui ha bisogno il Paese. Ci sono molte ragioni per cui questo governo dovrebbe andare a casa".


"Il nuovo centrodestra più a trazione di destra che di centro? No, non è così. Come hanno riconosciuto Salvini e Meloni, oggi è molto importante la presenza e l'azione di Forza Italia nel centrodestra che è il movimento continuatore e garante della tradizione occidentale, democratica, liberale e cristiana dell'Occidente e dei suoi principi". Lo ha affermato il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. 


"Credo che il governo debba lavorare sulla legge di bilancio come ha fatto nelle scorse settimane". Lo ha detto il capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi, parlando delle conseguenze delle Regionali in Umbria sul governo. "Abbiamo da dare risposte concrete alle famiglie italiane - ha sottolineato intervenendo a Napoli - ai tanti giovani che non hanno un lavoro, alle imprese che ci
chiedono di pagare meno tasse. il Governo deve lavorare sulla legge di bilancio e dare risposte agli italiani, è quello che faremo".(


Il grillino Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, esclude nuove possibile alleanze alle regionali tra il M5s e il Pd dopo il pesante ko in Umbria. "Martedì Di Maio incontra i deputati di Calabria ed Emilia, ma mi pare evidente, visto come è andata in Umbria, pensare a qualcosa di simile in quelle due regioni". 


"Chi vi parla non ama i tatticismi e non insegue le convenienze personali. Rifarei mille volte la foto di Narni". Lo dice il premier Giuseppe Conte. 


"C'e' bisogno di maggior spirito di squadra e rafforzare la coesione". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, spiegando che il governo è "partito da poche settimane ma abbiamo già avviato una Manovra che si annunciava limitata solo alla sterilizzazione delle clausole Iva e messo molte altre cose. Siamo nel pieno del percorso e "oggi ho ancora più entusiasmo, coraggio e determinazione di ieri". 


Nonostante la netta sconfitta in Umbria, Roberto Speranza difende l'alleanza tra il centrosinistra e il M5s. "Per me è la strada giusta. Dobbiamo, insieme, rimettere al centro la questione sociale e affermare la lotta alle diseguaglianze come premessa fondamentale per la crescita di tutto il Paese. La sconfitta, anche se ampiamente prevista e con cause locali molto marcate, è stata dura e merita una seria riflessione", ha detto.


"La sfida in Emilia Romagna era e resta apertissima - scrive su Facebook il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che si ricandida alle regionali -. La vittoria della destra in Umbria è netta, ma quella era un'altra partita e io resto fiducioso. Sono convinto che si possa vincere, perché qui partiamo da una condizione molto diversa, sia per le cose fatte, sia perché noi abbiamo un progetto per il futuro della regione". 


Il 5,5% di Forza Italia alle elezioni regionali in Umbria "è sintomatico che se il centrodestra sta bene, c'è un focolaio di infiammazione tra i moderati che va curato trovando soluzioni condivise", ha detto Giovanni Toti. "In un centrodestra che scoppia di salute, c'è chi scoppia di salute più di altri. La Lega naviga sopra il 35%, la Meloni con grande merito e tenacia ha portato FdI a doppia cifra", ha aggiunto il presidente della Regione Liguria.
 


Quello in Umbria "era un esperimento che non ha funzionato. Tutta la teoria per cui si diceva che se ci fossimo alleati con un'altra forza politica saremmo stati un'alternativa non ha funzionato". Lo ha detto Luigi Di Maio, parlando di "strada impraticabile" per il patto Pd-M5s.


Il rapporto con il Movimento 5 stelle va portato avanti "non per esaltare le differenze ma per trovare sintesi vere e verificando, territorio per territorio, la possibilità di convergenze, senza imporre nulla". Così su Facebook il segretario dem Nicola Zingaretti. "E' ovvio che occorre voltare pagina - avverte il segretario Pd -. Mi auguro una nuova solidarietà nella coalizione e nella compagine del governo Conte che non può essere un campo di battaglia quotidiana".


Dopo il voto in Umbria, "il presidente Mattarella potrebbe fare una riflessione: il governo Conte non è forte e coeso ma è inviso al popolo italiano e il Capo dello Stato potrebbe prendere il considerazione questo nuovo scenario". Lo ha detto Giorgia Meloni. "Noi non possiamo consentire che una minoranza arrogante elegga anche un presidente della Repubblica inviso al popolo italiano", ha aggiunto il presidente di Fratelli d'Italia. 


Piccolo giallo su un tweet che potrebbe essere stato il primo, ironico, commento di Beppe Grillo al voto in Umbria. "Pensavo peggio..", ha scritto il fondatore del M5S alle 12. Ma poco dopo il tweet è stato cancellato. Poi nei minuti successivi Grillo ha rilasciato un nuovo tweet, non facilmente interpretabile: il link ad uno dei brani più famosi dei Soundgarden, "Black hole sun". 


"Evolversi o estinguersi... gli errori partono da lontano... ma mentre qualcuno fa processi mentre il vento soffia contro... A me piace costruire mulini a vento! Sopravvivere non è nelle mie corde...". Lo scrive su Facebook il sottosegretario M5s, Stefano Buffagni, pubblicando un'immagine con la scritta: "Meglio soli che male accompagnati". "Appuntiamo il messaggio in foto in cameretta tutti", sottolinea.


"Non mi sembra particolarmente acuta l'idea che poiché anche presentandoci insieme abbiamo perso l'Umbria è meglio andare divisi alle prossime regionali". Lo ha affermato su Twitter Dario Franceschini, "L'onda di destra si ferma con il buon governo e con l'allargamento delle alleanze, non di certo ridividendoci", ha aggiunto.


Il voto in Umbria è "un test da non trascurare affatto" ma "noi siamo qui a governare con coraggio e determinazione, il nostro è un progetto riformatore per il Paese. Un test regionale non può incidere, se non avessimo coraggio e lungimiranza sarebbe meglio andare a casa tutti". Lo dice il premier Giuseppe Conte a margine della seconda edizione di "Sindaci d'Italia", organizzata da Poste Italiane.


"Chi semina tradimento raccoglie tradimento, lascio a Di Maio, Conte e Zingaretti i loro dubbi, noi andiamo avanti". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Perugia, nella conferenza stampa sul voto in Umbria. 


"Ho parlato con Silvio Berlusconi, lo ringrazio dei complimenti. Quella in Umbria è una vittoria della squadra del centrodestra, non mi interessano le partite in solitaria". Lo ha detto Matteo Salvini, aggiungendo: "E' un voto che ha anche una valenza nazionale, Conte continua con la sua arrogante distruzione dell'Umbria. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico, ogni giorno si apre un problema nuovo".


"L'esperienza umbra mette definitivamente fine a qualsiasi idea di alleanze regionali future". Lo scrive il senatore ligure del Movimento 5 Stelle Matteo Mantero via Facebook riferendosi in particolare alle prossime elezioni regionali in Liguria nel 2020. "Le leggi elettorali regionali consentono di vincere da soli, i risultati arriveranno se presenteremo candidati competenti, se avremo un progetto credibile, se riprenderemo a lavorare sul territorio partendo dai gruppi e dalle problematiche locali, non alleandoci con chi ha distrutto la Regione - commenta -. Certo sarà un percorso lungo e faticoso, che potrà richiedere molto tempo, ma a noi le scorciatoie non sono mai piaciute e, come in questo caso, spesso conducono a desolanti buchi neri".
 


"Fare uno scontro tra l'alleanza organica Pd-5 Stelle e l'alleanza sovranista è stato un errore in Umbria e se replicato ovunque in futuro apre a Italia viva un'autentica prateria". Così Matteo Renzi che dice di non essere d'accordo sulla strategia unitaria organica dell'alleanza di governo: "Quando vedo che in Umbria si mettono le penali a chi esce dal Pd penso che il Pd stia copiando la Casaleggio e Associati. E me ne dolgo. Io voglio fare politica, non essere eterodiretto dalla Piattaforma Rousseau: voglio essere libero e voglio fare politica, non seguire il populismo", ha aggiunto.
 


"E' un'impresa storica, è importantissima per questa regione che ha saputo dimostrare una grande forza e determinazione di credere, questa volta, in un progetto di cambiamento". Cosi' la senatrice della Lega e neo governatrice dell'Umbria Donatella Tesei appena arrivata al Park Hotel di Perugia per la conferenza stampa dopo il voto in Umbria. E ha aggiunto: "dedico questa vittoria all'Umbria, ai cittadini che hanno saputo dimostrare di avere una dignità e di saperla difendere". 


"Una sconfitta scritta, figlia di un accordo sbagliato nei tempi e nei modi. Lo avevo detto, anche privatamente, a tutti i protagonisti. E non a caso Italia Viva è stata fuori dalla partita. In Umbria è stato un errore allearsi in fretta e furia, senza un'idea condivisa, tra Cinque Stelle e Pd. E non ho capito la genialata di fare una foto di gruppo all'ultimo minuto portando il premier in campagna elettorale per le regionali". Così Matteo Renzi ha commentato il flop dell'alleanza M5s-Pd alle regionali in Umbria. 



"Il risultato della Lega in Umbria è angosciante, lavoreremo peggio anche a Roma. La preoccupazione è alta. La colpa di questa situazione politica generale mi sento di dire è del capo politico assoluto del M5s; la Lega era al 17%, là doveva rimanere, politicamente è stato un errore imperdonabile". Lo ha scritto su Facebook la sentarice 5 Stelle Paola Nugnes. 





"Il centrodestra unito si conferma la coalizione del presente e del futuro: la sequenza di vittorie elettorali nelle regioni, che ha avuto un'altra straordinaria conferma con la conquista dell'Umbria, una regione da cinquant'anni governata dalla sinistra, è indiscutibile. La coalizione oggi guida 12 regioni e governa su 33 milioni di italiani. Se qualcuno aveva dubbi sul fatto che siamo in presenza di un esecutivo di minoranza e di una maggioranza che è tale solo nel Palazzo, adesso dovrà ricredersi". E' questo il commento Maria Stella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.


E' arrivato tramite una nota di Stefano Vaccari della segreteria nazionale Pd il commento dei Dem alle elezioni regionali: "In Umbria il Pd ha tenuto rispetto al risultato delle europee di qualche mese fa nonostante abbandoni, scissioni, inchieste giudiziarie e la fine anticipata della legislatura. Questi sono i fatti: la sconfitta è netta ma conferma quei rapporti di forza venuti fuori dalle scorse elezioni europee e la tendenza, in atto già da qualche anno, non favorevole al centrosinistra come si è visto nelle politiche 2018 e nelle recenti elezioni amministrative con la sconfitta in molti grandi comuni della regione", si legge. 


"Noi e qualche centinaio di migliaio di umbri, abbiamo tutti detto cosa il popolo e la gente si aspetta. Cosa il governo farà non lo so dire, chiaramente per come vedo io le cose, con il mio carattere, avrei rassegnato le dimissioni domenica". E' questo il commento di Giorgia Meloni alla vittoria del centrodestra in Umbria. "Quando tutto il governo si presenta in chiusura di campagna elettorale in Umbria, sono loro che stanno mettendo la fiducia sul governo, come se ci fosse bisogno ancora di sapere che gli italiani non vogliono questo governo. Quando poi arriva un ceffone come quello, democratico, che gli umbri hanno dato al governo non puoi fare finta di niente e trovo scandaloso che Conte si permetta di dire che valgono il 2% della popolazione", ha concluso il presidente di Fratelli d'Italia.
 


"In democrazia un presidente del Consiglio calato dall'alto non è rispettoso della Costituzione e degli italiani e poi è anche sciocco fare il totonomi dopo Conte". Così Matteo Salvini ha risposto a una domanda sul possibile ruolo politico di Mario Draghi come successore di Conte. "Questo non è un governo che rappresenta il popolo italiano ma mi rifiuto di pensare ad altre alternative che non siano le elezioni", ha aggiunto il leader della Lega.


"La conoscete la canzone di Modugno? Il sole, il cielo...". Prova a cavarsela con una battuta il premier Conte di fronte a chi gli chiede un commento sui risultati delle regionali in Umbria. Il presidente del Consiglio non ha replicato alla domanda se ora si senta in discussione e si è limitato a citare il brano "Meraviglioso" di Domenico Modugno. 


Dino Giarrusso, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ha smentito lo stop all'alleanza col Pd dopo la sconfitta in Umbria. "Non mi risulta personalmente. Non credo che si possa prendere una decisione a caldo come se ci fosse un solo decisore. Il Movimento è una forza democratica, se decidesse uno solo sarebbe un guaio grosso", ha detto. 

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