Il governatore e candidato alla guida della regione per il centrosinistra ospite a "Fatti e Misfatti" di Paolo Liguori: "Trovo poco rispettoso nei confronti degli emiliani non parlare di programmi. Salvini qui è un ospite, ma dopo il 26 non lo vedrà più nessuno"
"E' una campagna elettorale surreale perché non ho un avversario, la Borgonzoni è stata completamente sostituita da Salvini ma lui è un ospite, dal 27 gennaio qui non lo vedrà più nessuno, invece questa è casa mia", parole del governatore e candidato per il centrosinistra alla guida dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini a "Fatti e Misfatti" di Paolo Liguori.
"Trovo poco rispettoso nei confronti degli emiliani - aggiunge - che questa campagna sia spostata tutta sul nazionale, senza parlare di programmi e di misure necessarie per la regione. Non credo che il voto del 26 gennaio possa influenzare il governo Conte. Sto cercando di fare una camopagna che parli a tutti, anche perché gli elettori sulla scheda non trovano il nome di Salvini o Zingaretti, ma il mio e quella della Bergonzoni".
Per Bonaccini, inoltre, è "poco dignitoso che si candidi una donna e poi la si cancelli dalla campagna". E ancora: "Avrei voluto più confronti pubblici con lei - dice - ma li ha rifiutati".
Infine, una considerazione sulle sardine: "Non sono mai andato in nessuna piazza, nemmeno in quella di ieri (Bologna, ndr) per non strumentalizzare - spiega Bonaccini - ma questo movimento ci insegna due cose. La prima è che le piazze non le riempiva solo Salvini, la seconda è che c'è molta più gente di quanto si pensasse a non volere una politica urlata".