DALLA TELEVISIONE AL PARLAMENTO

Elezioni, gli esperti Covid "in campo": Crisanti corre con il centrosinistra, giallo Lopalco | Bassetti "in panchina"

Il microbiologo è capolista nella circoscrizione Europa per il Pd; l'ex assessore alla Sanità in Puglia sarebbe stato in lista ma Articolo Uno accusa il Pd di averlo ignorato. Smentisce l'ingresso in politica l'infettivologo genovese, che sarebbe però disponibile a un'eventuale nomina a ministro della Salute

16 Ago 2022 - 20:32
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Prima esperti nel proprio campo, poi volti televisivi in tempo di Covid e ora aspiranti politici della prossima legislatura. Tra i candidati alle elezioni del 25 settembre figurano alcuni esperti sul Covid che in questi due anni hanno arricchito le cronache quotidiane con le proprie dichiarazioni a margine di bollettini o sulle misure intraprese dal governo. Primo fra tutti Andrea Crisanti, che sarà capolista nella circoscrizione Europa per il Partito Democratico. Giallo invece su Pier Luigi Lopalco, che era dato tra i candidati della coalizione di centrosinistra: Articolo Uno lamenta invece il fatto che le candidature avanzate dalla formazione siano state "totalmente ignorate" dal Pd. Resta invece in panchina Matteo Bassetti, che nelle scorse settimane aveva detto di essere disponibile a ricoprire la carica di ministro della Salute.

L'annuncio - Crisanti ha spiegato di aver accettato la candidatura nelle liste del Partito Democratico "per dare un contributo alla progettazione del nostro futuro in questo momento particolare, cruciale per l'Italia". Il microbiologo, professore ordinario del dipartimento di Medicina molecolare dell'Università di Padova, spera di "poter rappresentare gli italiani all'estero e di difendere i valori che ci uniscono all'Europa". Ovviamente, non sono mancate le polemiche.

Botta e risposta - Il primo a reagire è stato il leader della Lega Matteo Salvini, che ha pubblicato un tweet poco tenero verso lo studioso: "Il tele-virologo Crisanti candidato col Pd. Credo che ora si capiscano tante cose". A stretto giro è arrivata la risposta del segretario del Partito Democratico Enrico Letta: "Anche da questo tweet si capiscono tante cose. Tipo che per fortuna l'Italia non è stata governata da Salvini durante il Covid". 

"Rispondo solo alla mia integrità morale" - Intervistato da Askanews, Crisanti ha di fatto risposto a Salvini senza nominarlo direttamente. "A chi mi accusa di aver sfruttato il Covid per fare campagna politica, rispondo che non ho sfruttato assolutamente niente. Se qualcuno ha seguito la mia posizione durante il Covid, ha visto che non ho fatto sconti a nessuno, né a destra né a sinistra. Io rispondo solo alla mia integrità morale", ha puntualizzato.

Più pacata, invece, la reazione di un altro esponente leghista, il presidente del Veneto Luca Zaia. "Penso che sia giusto rispettare la scelta di ognuno. Età e requisiti personali sono rispettati, punto. Poi ognuno si candida dove vuole", ha sentenziato.
 

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Dalla Puglia al Parlamento - Non è invece un novizio della politica Pier Luigi Lopalco, l'epidemiologo candidato in Puglia da Articolo Uno in vista delle elezioni del 25 settembre. Il partito guidato dal ministro della Salute Roberto Speranza si colloca nell'area di centrosinistra, avendo chiuso nei giorni scorsi l'accordo con il Pd per le liste dei "Democratici e progressisti".

La sua "carriera" politica - Dopo l'esperienza da consulente del governatore della Puglia sulla pandemia di Covid, Lopalco si era candidato alle Regionali venendo eletto con 15mila preferenze. Nominato assessore della Sanità, si era successivamente dimesso in polemica con Michele Emiliano.

"Tra le migliori espressioni della società civile pugliese" - Così il segretario regionale di Articolo Uno Ernesto Abaterusso ha annunciato la candidatura dell'epidemiologo: "Dopo un'attenta e approfondita discussione, abbiamo deciso di mettere in gioco le migliori competenze ed espressioni della società civile pugliese, inserendo nella rosa dei nomi persone impegnate nella tutela della salute e nel contrasto alla pandemia, nel lavoro, nella giustizia, nella lotta per l'affermazione dei diritti e della legalità, nella battaglia per la rivoluzione verde e la transizione ecologica". L'obiettivo è "dare un contributo fattivo e mettere in campo candidature all'altezza della sfida e in connessione con i territori, anteponendo il bene comune all'interesse di parte", ha aggiunto.

Bassetti ministro della Salute? - Si era a lungo discusso di una possibile candidatura nell'area del centrodestra per Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. In un'intervista all'Adnkronos, l'infettivologo non aveva chiuso le porte a un'eventuale nomina a ministro della Salute: "Se qualcuno me lo chiedesse, sarei ovviamente onorato, lusingato e a disposizione per dare una mano come tecnico. Poi, in che ruolo, evidentemente non spetta a me dirlo".

Nessuna candidatura - In seguito, Bassetti ha fermamente smentito una possibile candidatura. "Sono contento di fare il medico e il professore universitario. Non mi candido, appeno ho detto che avrei dato la disponibilità per fare il tecnico mi hanno sparato addosso", ha detto all'Adnkronos. E l'eventuale nomina a ministro? "Vedremo cosa succederà dopo il 25 settembre, chi sarà il premier. La politica qualche volta ha paura dei professionisti e dei tecnici, io sono contento di fare il mio lavoro".

Su Facebook, l'infettivologo ha voluto fare gli auguri ai "colleghi virologi e igienisti candidati alle prossime elezioni politiche. Sono sicuro che se saranno forti, arricchiranno culturalmente e scientificamente il Parlamento".

E Burioni? - Nessun ingresso in politica per Roberto Burioni, professore di Microbiologia e Virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "L'ho già detto e lo ripeto: non sarò candidato alle prossime elezioni politiche", ha scritto sui canali social il virologo, in risposta alle indiscrezioni di stampa che lo vorrebbero come possibile candidato Dem.

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