23 scrutini per leone

Quirinale, tutti i numeri sulla durata delle votazioni, i record e le statistiche

Ci vollero 47 ore per eleggere Saragat, solo 3 per Cossiga. Per Leone furono necessari 23 scrutini. Pertini il più votato

29 Gen 2015 - 10:40
 © tgcom24

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Ben 46 ore e 45 minuti di votazioni per eleggere Giuseppe Saragat. Solo due ore e 40 minuti per Carlo Azeglio Ciampi. Nella corsa al Quirinale di Antonio Segni fu invece necessario convocare anche una seduta notturna che partì alle 22.00, quella che lo incoronò presidente. Per mettere sul Colle Saragat bisognò invece votare non solo la vigilia ma anche il giorno di Natale alle 19.00. Sandro Pertini recordman delle preferenze ricevute (832). Queste sono alcune delle curiosità che si trovano leggendo i "numeri" delle 11 elezioni da Einaudi al Napolitano bis.

LUIGI EINAUDI - Fu eletto l'11 maggio 1948. Si votò due volte al giorno. Solo 4 scrutini (prese 518 voti su 871 votanti) per una durata complessiva 10 ore e 25 minuti.

GIOVANNI GRONCHI -
Fu eletto il 28 aprile 1945. Si votò tre volte in un giorno. Anche per lui solo 4 scrutini (prese 658 voti su 833 votanti) e passaggio alla prima votazione a maggioranza assoluta. Durata complessiva dei voti: 8 ore e 45 minuti.

ANTONIO SEGNI -
Fu eletto il 6 maggio 1962. Si votò anche tre volte in un giorno. Arriviamo con lui a 9 scrutini (prese 443 voti su 842 votanti). L'ultimo scrutinio del sei maggio partiìalle 22.00. Durata complessiva 15 ore e 35 minuti.

GIUSEPPE SARAGAT -
Fu eletto il 28 dicembre 1964. Si votò, oltre che alla vigilia, anche il giorno di Natale con una seduta unica alle 19.00. Arriviamo al "quasi record" di 21 scrutini (prese alla fine 646 voti su 927 votanti). Durata complessiva da record: 46 ore e 45 minuti.

GIOVANNI LEONE -
Fu eletto il 24 dicembre 1971. Si votò fino alla vigilia e l'ultimo scrutinio partì di buon'ora, alle 9.00. Non si votò mai più di due volte al giorno. Record di 23 scrutini (prese alla fine 518 voti su 996 votanti). Durata complessiva 34 ore e 40 minuti. Da record anche il poco scarto con cui superò il quorum, solo 13 voti (518 voti su 996 votanti - quorum a 505).

SANDRO PERTINI -
Fu eletto l'8 luglio 1978. Un solo giorno le Camere furono chiamate a tre votazioni consecutive. Ci vollero 16 scrutini (prese 832 voti su 995 votanti e stabilì un record di preferenze ancora imbattuto). Durata complessiva 37 ore e 5 minuti. Fino al quindicesimo scrutinio Pertini non aveva mai preso più di 10 voti.

FRANCESCO COSSIGA
- Fu eletto il 24 giugno 1985. Elezione rapidissima ma non da record: tre ore esatte per il "picconatore". Un solo scrutino (prese 752 voti su 979 votanti). OSCAR LUIGI SCALFARO - Eletto il 25 maggio 1992. Si dovette aspettare il sedicesimo scrutinio (prese 672 voti su 1002 votanti). Durata complessiva 38 ore e 45 minuti.

CARLO AZEGLIO CIAMPI -
Fu eletto il 13 maggio 1999. Record assoluto di velocità: solo 2 ore e 40 minuti per far partire il settennato dell'ex Governatore della Banca d'Italia. Un solo scrutinio (prese 707 voti su 990 votanti).

GIORGIO NAPOLITANO PRIMO -
Fu eletto il 10 maggio 2006. Elezione rapida, al quarto scrutinio (prese 543 voti su 990 votanti). Durata complessiva degli scrutini: 13 ore.

GIORGIO NAPOLITANO BIS - Fu eletto il 20 aprile 2013 al sesto scrutinio con 738 voti su 997 votanti. Ben 196 in più dei 543 voti dell'elezione del 2006. Al primo scrutinio fu "bruciato" Franco Marini che con 521 voti non passò il quorum dei due terzi richiesto. Ancora peggio andò a Romano Prodi che al quarto scrutinio prese solo 395 voti.

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