Porte chiuse al M5s. "Oggi dicono una cosa e domani un'altra; sono ondivaghi", ha spiegato Pietro Grasso, leader di Liberi e uguali
© ansa
"Con Gori in Lombardia è opportuno aprire un confronto sul programma". A scriverlo su Facebook è Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e esponente di Liberi e Uguali per il quale "rispetto a Maroni si devono cambiare idee e politiche". Nel Lazio, invece, "non sostenere Zingaretti, un uomo di sinistra, è un errore perché dobbiamo impedire che la Regione passi a Gasparri". Su Gori frena Fratoianni: "Indicherò candidato di LeU".
"Con il Pd alle elezioni - sottolinea Rossi - siamo in competizione e impegnati a battere la sua attuale linea politica, offrendo un sicuro approdo di sinistra ai tanti che quel partito ha deluso; più noi saremo forti più il Pd potrà essere spinto a cambiare" mentre "verso il M5s non vedo possibili trattative per ragioni programmatiche e soprattutto ideali (valori costituzionali, concezione della democrazia)".
Fratoianni: "Indicherò candidato di LeU" - "Gli appelli non bastano, il giudizio è di merito, politico. Parteciperò all'assemblea di Leu in Lombardia per indicare il candidato di Liberi e Uguali alla regione". Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana ed esponente di Liberi e Uguali, frena sulla possibile intesa con il dem Gori.
Grasso:"Con M5s ora alleanza impossibile" - "Con il M5S è impossibile allearsi perché non abbiamo nulla in comune, perché oggi dicono una cosa e domani un'altra; fanno discussione sull'euro, euro sì euro no, sono ondivaghi. Possiamo iniziare a valutare un'eventuale alleanza nel momento in cui avranno una politica ben definita". Così Pietro Grasso, leader di Liberi e uguali, a Rai Tre.
Gori: "Alleanza con Leu? Per me Grasso vorrebbe dire sì" - Sulla questione delle possibili alleanze interviene anche Giorgio Gori, candidato governatore del Pd in Lombardia, che lancia un appello a Grasso commentando le sue parole ("aspettare l`esito delle riunioni con il Pd sulle elezioni regionali" ma "fosse per me avrei già deciso, no?"). "Io lo interpreto in questo modo: se fosse per lui sarebbe un sì. Io credo che se l'alleanza è possibile in Lazio allora lo è anche in Lombardia, dove da 23 anni governa il centrodestra", sottolinea Gori.
Bersani (Mdp): "Su Lazio e Lombardia proviamo trovare accordo" - "Stiamo lavorando, faremo di tutto. L'importante è che non sia un'ammucchiata contro la destra o un accordo tra gruppi dirigenti. Serve una proposta alternativa di sinistra rispetto a quella della destra". Lo afferma Pier Luigi Bersani (Movimento Democratico e Progressista) conversando con i cronisti in Transatlantico a chi gli chiede se alla fine si riuscirà a trovare un accordo con il Pd per sostenere gli stessi candidati alla corsa per la presidenza delle regioni Lazio e Lombardia.
Alleanze, Cento (SI): "Prima di decidere serve confronto vero" - "Da più parti, ultimo il governatore toscano Rossi, si continua ad usare l'argomento del fronte contro le destre per costruire alleanze con il Pd alle prossime elezioni regionali. Argomento che se accettato porterebbe dritti alla desistenza nei collegi uninominali e allo stravolgimento delle ragioni per cui nasce Liberi ed Uguali". Lo afferma Paolo Cento, responsabile nazionale enti locali di Sinistra Italiana. "Nelle regioni - prosegue l'esponente della sinistra - la questione vera e decisiva sono i programmi di cambiamento radicale ad esempio sulla sanità pubblica, sulla mobilità dei cittadini, la riconversione ecologica. Insomma - conclude Cento - si vince sulla discontinuità e non sul frontismo. Per questo il confronto anche nel Lazio su questi temi deve essere vero e se serve anche ruvido prima di arrivare ad una decisione".
Civati: "Sempre detto no all'alleanza col Pd" - "Io che sono lombardo eviterei che a parlare dell'ipotesi di sostenere i candidati Pd in Lombardia e Lazio siano persone, sia pure autorevoli, che non sanno cosa è successo in quelle Regioni: lascerei decidere ai militanti e chi ha seguito la discussione. A mio parere però è molto tardi, ci siamo sempre detti che con il Pd non saremmo andati e questo credo debba valere sia per la Lombardia che per il Lazio". Lo dice Pippo Civati, leader di Possibile, sulle scelte di LeU in Lombardia e Lazio. "Io sono scettico e i miei più scettici di me. Se c'è un'opinione diversa, non può però valere per il Lazio e non per la Lombardia. Le assemblee sono sovrane ma invito solo tutti a farsi carico della delicatezza della situazione", aggiunge.