Il garante del M5s in Sicilia per sostenere la candidatura di Giancarlo Cancelleri: "Lui non ha una laurea ma neanche Mark Zuckerberg, le persone che lo circonderanno saranno migliori di lui, è il suo compito"
Nel 2012 "la nuotata è stata una bella avventura, eravamo venuti a liberarvi e vi siete auto imprigionati di nuovo. Ora, ci sono i sentori per cui si potrebbe cambiare, questo non è un voto, è un referendum". Lo ha affermato Beppe Grillo a Catania nel comizio in sostegno del candidato M5s alle regionali, Giancarlo Cancelleri. Grillo ha sottolineato come, il 5 novembre, i siciliani sceglieranno tra "un mondo nuovo e un mondo in via di estinzione".
Il garante del M5s poi si è rivolto a Giancarlo Cancelleri, sul palco insieme a Di Maio e Di Battista: "Neanche lui ha una laurea come Mark Zuckerberg che ha cambiato il modo di comunicare, neanche io ne ho ma per i miei figli voglio il meglio e dovranno essere migliori di me, così Giancarlo Cancelleri si circonderà di persone ancora più brave di lui", ha sottolineato dinanzi alla folla.
"L'appello che faccio ai siciliani è questo: se voi siete curiosi, provateci. Perché l'indifferenza è morte, la curiosità è vita", ha detto Grillo. "Io dico ai siciliani siate almeno curiosi, guardate un po' oltre. Se poi non vi piacciamo, votate quello che volete, continuate così - ha aggiunto - Mi dispiace, mi addolora quando mi dicono tanto siete tutti uguali, è l'alibi per quelli che non vogliono fare niente. Noi non siamo così".
Di Maio: "Chi vota Musumeci vota Miccichè" - Se tra quattro mesi saremo al governo del Paese, saremo lo scudo dei siciliani contro le follie di Bruxelles e dei partiti portate avanti in questi anni". Il vicepresidente della Camera, non risparmia critiche agli avversari e anzi: "Ho saputo da fonti vicine alla coalizione di centrodestra che la lista dei 18 assessori che dovrà nominare Musumeci l'ha in mano Micchichè". Insomma chi vota per Musumeci vota per Miccichè allungando la lista degli impresentabili.
Di Battista: "Dove amministriamo non si ruba" - "E' evidente che abbiamo difficoltà dove amministriamo, abbiamo ereditato città con milioni di debiti, ma non si ruba più da quelle parti", ha affermato Alessandro Di Battista quando ha preso parola sul palco M5s per sostenere il Cancelleri alla presidenza della Regione nel voto del 5 novembre.