Sulle dichiarazioni dell'imprenditore, che aveva detto di "meritare la revoca dei domiciliari", l'avvocato è però prudente: "Non l'ho chiesta".
L'avvocato di Aldo Spinelli ha spiegato che l'imprenditore "ha detto di aver finanziato tutti ma con sottoscrizioni elettorali che pensava fossero tracciate". Il legale lo ha affermato davanti a Palazzo di giustizia a Genova aggiungendo che non farà ricorso "al Riesame perché non abbiamo una misura così afflittiva, non siamo in carcere". A chi gli chiedeva se una promessa elettorale non mantenuta consente comunque di configurare il reato di finanziamento illecito, Vernazza ha risposto che "esiste anche il reato di truffa per fare delle ipotesi... c'è da discuterne. Non mettiamo limite alle difese". Intanto il presidente della Liguria Giovanni Toti ha chiesto ai pm di essere interrogato.
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Infine, parlando delle dichiarazioni del suo assistito che ieri aveva spiegato di "meritare la revoca dei domiciliari", l'avvocato ha sottolineato di non aver fatto richiesta di revoca della misura. "Non la chiedo. Lui vorrebbe tornare in azienda ma non lo può fare e poi secondo me è prematuro, bisogna far andare avanti le cose". A chi gli chiedeva se fosse "scocciato di aver dato senza ricevere nulla in cambio", Vernazza ha risposto: "Lui dà sempre".
L'avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ha chiesto ufficialmente l'interrogatorio per il suo assistito. La data della deposizione del governatore ligure, da martedì agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione nell'ambito della maxi inchiesta della Procura di Genova che ha portato all'arresto anche del suo braccio destro Matteo Cozzani, dovrà essere ora fissata dai pm. "Abbiamo chiesto l'interrogatorio - ha spiegato Savi ai giornalisti - e il pool di pm che sta seguendo le indagini ha un calendario piuttosto nutrito e quindi si sentiranno tra loro per trovare una data. Non ho idea quando".
Intanto, secondo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, "Toti non può governare stando ai domiciliari, è una condizione che assieme alla pressione psicologica lo obbligherà a dimettersi - ha detto in un'intervista a Otto e mezzo su La7 -. Come hanno fatto Pittella e Bassolino. Si sono dimessi da incarichi di prestigio e poi sono stati assolti. Caridi fece un anno e mezzo in carcere e poi fu assolto. Se mi ricordo queste cose ho paura. Non difendo Toti, difendo i principi, la privazione della libertà e la carcerazione preventiva mi trovano sempre contro".
La procura ha intanto aperto un fascicolo per rivelazione di segreto d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta sul comitato d'affari e corruzione che ha portato all'arresto del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Il fascicolo, a carico di ignoti, è stato iscritto alla luce di quanto emerso dalle intercettazioni ambientali.