"Quello che viene a mancare completamente sono tutte le opere pubbliche, più di 250 milioni per i trasporti", attacca l'ex sindaco
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"La Raggi può dire con soddisfazione di avere approvato il progetto iniziale dei costruttori che la mia giunta aveva bocciato". Lo ha detto l'ex sindaco della Capitale Ignazio Marino dopo l'ok del Campidoglio alla costruzione dello stadio della Roma. "La Raggi ha cancellato tutte le opere di interesse pubblico da noi ottenute, più di 250 milioni per i trasporti e un parco grande come Villa Borghese. Ha fatto un favore ai costruttori", ha aggiunto.
"Quello che viene a mancare completamente sono tutte le opere pubbliche. Come ci si andrà allo stadio? Tutti incolonnati sulla vecchia via del Mare, questo è quello che accadrà - ha detto Marino - perché vengono cancellati il ponte pedonale che collega con la Roma-Fiumicino dall'altro lato del fiume, viene cancellato un ponte sul fiume che collega l'autostrada Roma-Fiumicino con la via del Mare, viene cancellato completamente il rifacimento di tutta la via del Mare fino al Raccordo e viene cancellato il prolungamento della metro B".
"Al posto delle torri poi avremo 18 edifici alti sette piani - ha proseguito - ricordiamo cos'era il parcheggio al Flaminio quando eravamo ragazzi, distesa di siringhe, prostituzione di notte, oggi c'è un segno distintivo che rimarrà nel tempo, le tre testuggini dell'Auditorium di Renzo Piano. Meglio 18 edifici bassi oppure tre grattacieli disegnati da uno dei più grandi architetti che rimarrebbero nella storia dell'architettura?".
"Noi - ha aggiunto Marino nel corso dell'intervista tv a "Faccia a Faccia"- volevamo uno stadio non per i costruttori ma per i tifosi e soprattutto per il benessere dei cittadini. Insomma questo della Raggi è esattamente il progetto che ci presentarono all'inizio e che noi bocciammo. Siamo passati dallo stadio della Roma, lo dico con le parole di Aldo Fabrizi, alla 'romanella', la pasta ripassata, non costa niente ma è buona lo stesso".
"Nella delibera votata dalla mia giunta e voluta fortemente dall'assessore Caudo - ha sottolineato - avevamo legato per 30 anni e con un vincolo di strumentalità lo stadio alla Roma. E abbiamo anche detto che se per caso questo non fosse accaduto negli anni futuri allora i proprietari avrebbero dovuto pagare 200 milioni di euro di penale attualizzati a quando questo fosse accaduto. Speriamo che i 5 Stelle mettano anche questa norma nelle delibere che dovranno fare. Noi ci avevamo pensato e lo avevamo scritto".
La Raggi rivendica: "Ora avremo uno stadio ben fatto" - Dal canto suo la Raggi, sul sito del Comune, è tornata a rivendicare il successo ottenuto. "Abbiamo rivoluzionato il progetto dello stadio della Roma" e ora "la Capitale avrà uno stadio fatto bene", che è diventato una "opportunità per la città". "Inoltre - ha aggiunto - una parte degli edifici coinvolti nel progetto saranno destinati ad attività socio-culturali da definire insieme ai cittadini per favorire la partecipazione della cittadinanza".