Vincenzo Figuccia aveva definito "un errore" l'elezione di Gianfranco Micciché alla presidenza dell'Ars
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Strappo nella maggioranza della Regione Sicilia. L'assessore ai Rifiuti, Vincenzo Figuccia, si è dimesso dopo lo scontro con il presidente dell'Ars, Gianfranco Micciché, che ha affermato di voler eliminare i tetti agli stipendi d'oro. "Oggi sento di essere un uomo libero e da tale condizione continuo a portare avanti le mie idee, rimanendo fedele al mandato degli elettori, dei cittadini che soffrono e vivono nella povertà", ha dichiarato Figuccia (Udc).
Transitato poco prima delle elezioni regionali in Sicilia da Forza Italia all'Udc, Figuccia è stato eletto e poi nominato assessore all'Energia e ai rifiuti nel governo di centrodestra guidato da Nello Musumeci. Martedì, commentando le dichiarazioni di Micciché, favorevole allo sfondamento del tetto sulle retribuzioni dei burocrati dell'Ars fissato a 240mila euro fino al 31 dicembre di quest'anno, Figuccia aveva detto che "è stato un errore eleggere Miccichè presidente".
Subito contestato dal suo partito e poi da esponenti di Forza Italia come il senatore Francesco Scoma, Figuccia è finito anche nel mirino del deputato nazionale Saverio Romano, vicepresidente della neo-formazione Noi con l'Italia, che ha definito "ingenerosi e strumentali gli attacchi a Miccichè che può contare sul nostro sostegno".