"Se non fossero al governo urlerebbero che con i 662mila euro dei sette comunicatori di Conte si mantengono quasi 900 famiglie col reddito di cittadinanza a 780 euro", ha aggiunto
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"C'è un responsabile del governo sull'Editoria, Vito Crimi eletto dai 5 Stelle, che è quotidianamente impegnato a studiare come affamare i giornalisti e mortificare il loro lavoro, che parla senza alcuna razionalità di tagli all'editoria: è lo stesso che tace davanti ai compensi dei sette componenti dell'ufficio stampa della presidenza del Consiglio che costano 662mila euro annui dei quali 169mila destinati al portavoce Rocco Casalino". È quanto afferma, in una nota, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.
"E' l'ultima perla di ipocrisia dei grillini (se non fossero al governo urlerebbero che con i 662mila euro dei sette comunicatori di Conte si mantengono quasi 900 famiglie col reddito di cittadinanza a 780 euro) che fa il paio con le gesta dell'insuperabile ministro Danilo Toninelli: è quello che grida o-ne-stà e poi assume un consulente condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta (ancora al suo posto!), arruola un amministratore indagato per truffa e nomina ispettori per far luce sul disastro del ponte Morandi persone finite nel registro degli indagati per omicidio plurimo proprio per il crollo. No, non siamo alla follia: questo è solo un piccolo spaccato dello spaventoso mondo grillino", conclude Mulè.