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Ddl sicurezza: stretta sui manifestanti e più tutele legali per gli agenti

Inasprimento delle pene per chi aggredisce o minaccia un pubblico ufficiale e rafforzamento delle risorse e dei mezzi in dotazione alla polizia 

13 Gen 2025 - 16:57
 © Ansa

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Il disegno di legge Sicurezza, che la maggioranza invoca in difesa delle forze dell'ordine e contro chi scende in piazza in manifestazioni che sfociano nella violenza è un provvedimento molto articolato con nuovi reati e aggravanti. Questo, in estrema sintesi il contenuto del testo, già approvato alla Camera e ora all'esame delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato.

Ddl sicurezza, le principali misure

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Nuovi reati e tutele per gli agenti

 Il detenuto che partecipa a una rivolta con atti di "violenza, minaccia o resistenza" con tre o più persone, rischia la reclusione da uno a cinque anni. Punita anche la resistenza passiva. Stessa stretta anche per i migranti nei Centri di trattenimento e rimpatrio. Si introduce l'aggravante del reato di istigazione a disobbedire in carcere. Sono previste poi pene più severe per chi provoca danni durante le manifestazioni con violenze o minacce. Carcere da un anno e 6 mesi a cinque anni, multa fino a 15mila euro.

Altre norme, prevedono l'estensione del daspo urbano. Il Questore può vietare l' accesso a zone come le stazioni a chi è stato denunciato o condannato anche solo con sentenza di primo grado, nei cinque anni precedenti. Si amplia l'ambito di applicazione dell'arresto in flagranza differita previsto per il reato di lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio, anche ai casi in cui il fatto è commesso durante le manifestazioni. Infine, gli agenti di pubblica sicurezza potranno portare senza licenza alcuni tipi di armi anche quando non sono in servizio. E per loro si anticipano le spese legali fino a 10mila euro, per ogni fase di giudizio, per gli atti compiuti in servizio. Potranno indossare la "bodycam". Si introduce il reato di lesioni personali a un ufficiale o agente di polizia nell'adempimento delle proprie funzioni.

Nuove norme sulla criminalità e giro di vite sulle Ong

 Se si vendono schede Sim senza osservare gli obblighi di identificazione dei clienti si rischia la chiusura dell'attività da cinque a trenta giorni. Niente Sim per i migranti senza permesso di soggiorno. Previsto anche il carcere fino a due anni per il comandante della nave straniera che non obbedisca all'ordine di una nave da guerra nazionale nel caso in cui questa chieda di visitare o ispezionare l'imbarcazione. Carcere da tre a 10 anni per il comandante o l'ufficiale della nave straniera per atti compiuti contro la nave da guerra nazionale.

Introdotto anche il reato di occupazione arbitraria. Chiunque occupi o si impossessi senza titolo di un immobile altrui o ne impedisca l'accesso al legittimo proprietario, è punito con il carcere da due a sette anni. Procedura d'urgenza per il rilascio dell'immobile. 

Fa discutere l'emendamento voluto dalla Lega, la cosiddetta "aggravante della stazione" sui reati commessi dentro o vicino stazioni e metro o sui treni. E se c'è truffa aggravata nei confronti degli anziani.

Un'altra stretta è quella che riguarda le madri detenute: nessun differimento obbligatorio della pena in carcere per le detenute incinte o madri con figli fino a un anno. Inasprite anche le pene per chi impiega minori nell'accattonaggio (pena massima cinque anni).

La cannabis light si equipara a quella stupefacente. E si vieta commercio, lavorazione, esportazione di foglie, infiorescenze e resine anche di tutti i prodotti contenenti sostanze derivate dalla canapa.

Niente "sit-in" su binari e autostrade

 Chi organizza sit-in di protesta lungo binari ferroviari, strade e autostrade impedendo la circolazione di mezzi o persone rischia il carcere da sei mesi a due anni se il blocco è commesso con più persone. La sanzione amministrativa diventa fattispecie penale. Nel mirino i "no ponte" e i "no tav". La violenza o la minaccia nei confronti del pubblico ufficiale commessa per impedire "la realizzazione di un'opera pubblica o di un' infrastruttura strategica" diventa un'aggravante e le pene possono aumentare fino a un terzo.

Modifiche al codice antimafia

 Sono soggette alla normativa sulla documentazione antimafia anche le imprese aderenti ai contratti di rete. Ma il Prefetto può non applicare i divieti di contrattare e ottenere concessioni se viene meno il sostentamento per l'interessato e la sua famiglia. Novità anche in materia di protezione di collaboratori e testimoni di giustizia per quanto riguarda la loro copertura e sui beni sequestrati alla mafia. Si estende da tre a dieci anni, dal momento della condanna definitiva, il termine per poter revocare la cittadinanza in caso di reati gravi come il terrorismo. Ma non si può procedere alla revoca se l'interessato non possiede o non può acquisire altra cittadinanza.

Rischia il carcere da due a sei anni chiunque si procura o detiene istruzioni per compiere atti di terrorismo e divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l'uso di sostanze esplosive o tossiche ai fini del compimento di delitti contro lo Stato. Stretta per il noleggio di autoveicoli sempre per "prevenire atti terroristici.

Più poteri agli 007

 Più poteri agli 007 che in nome della sicurezza potranno commettere vari reati senza doverne rispondere come la partecipazione e la direzione di associazioni terroristiche. Potranno anche avere accesso a banche dati e sistemi informatici di tutte le pubbliche amministrazioni. Gli si può attribuire la qualifica di agente di pubblica sicurezza con funzioni di polizia. Potranno mantenere la copertura anche durante eventuali procedimenti penali e potranno condurre colloqui con detenuti e internati per acquisire informazioni.

Norme in favore del lavoro dei detenuti

 Si agevolano le aziende pubbliche o private che impieghino detenuti anche all'esterno degli istituti penitenziari.

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