Il ministro degli Esteri Tajani prova a spiegare: "E' stato necessario intervenire per tamponare gli errori dei governi precedenti". Ance: "Colpo di grazia a imprese e famiglie". Anche Conte va all'attacco
Il governo affossa il Superbonus: il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il decreto legge che sospende lo sconto in fattura e la cessione dei crediti d'imposta relativi agli incentivi fiscali sui bonus edilizi. "Si è deciso di dare un colpo di grazia a famiglie e imprese in nome di non si sa quale ragion di Stato", è la critica mossa dal presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance) Federica Brancaccio. Duro l'attacco del leader del M5s Giuseppe Conte: "Non è tanto l'affossamento di una misura ideata dai Cinque Stelle a preoccuparci, ma il colpo letale al settore dell'edilizia, che negli ultimi due anni ha dato un contributo fondamentale alla crescita record del Pil". Il ministro degli Esteri Antonio Tajani prova a chiarire: "E' stato necessario intervenire per tamponare gli errori dei governi precedenti".
"Qui si gioca sulla pelle di lavoratori e famiglie e si mette a repentaglio il futuro di almeno 25mila aziende dell'edilizia, 130 mila posti di lavoro", prosegue Conte in un post pubblicato su Facebook. "Sarebbe inoltre un'intollerabile presa in giro degli italiani, considerando le promesse elettorali del centrodestra sulla protezione dei bonus edilizi e la partecipazione di autorevoli esponenti del centrodestra alle tante piazze che si sono riunite a tutela dell'edilizia. Ci chiediamo infine - conclude l'ex premier Conte - come farebbe a restare un minuto di più al governo un partito, come Forza Italia, che in Parlamento e a livello locale ha promesso e prospettato numerose iniziative a tutela del Superbonus e della cessione dei crediti d'imposta".
"Sulla questione dell'acquisto dei crediti del superbonus la maggioranza sta andando in tilt e il governo si prepara a contraddire anche regioni guidate dalle stesse forze politiche che lo sostengono - attacca Mariastella Gelmini -. A rimanere schiacciate da questa morsa rischiano di essere famiglie e imprese. Si può legittimamente essere critici sulla natura di questa misura agevolativa di cui tanto si è discusso, ma non si può consentire che a pagare le conseguenze di scelte politiche incerte e contraddittorie sia un intero comparto produttivo insieme a migliaia di onesti committenti che sulla possibilità di vendere i crediti hanno fatto legittimo affidamento. In merito al paventato stop totale alla cessione e allo sconto in fattura devono essere garantiti tutti gli interventi già in corso", conclude il vicesegretario e portavoce di Azione.
"Siamo intervenuti perché c'era stata una lievitazione dei crediti... ahimé nei governi precedenti era mancata una pianificazione e si è lasciato lievitare il numero dei crediti che era fuori controllo". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri la decisione sul decreto per la cessione dei crediti del Superbonus.
"Questo doveva essere il governo del 'non disturbare chi vuole fare'. Invece è il governo del 'condanniamo a morte chi vuole fare'. Distrutto il Superbonus e dimezzato Transizione 4.0. Ora le imprese si dovranno consolare coi meme del Governo sui social". Lo scrive su Twitter Stefano Patuanelli, capogruppo M5S in Commissione bilancio del Senato, già ministro dello sviluppo economico e dell'agricoltura.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti chiarisce dopo il Cdm: "Il dl sui crediti degli incentivi fiscali sui bonus edilizi è una misura d'impatto che si rende necessaria per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2mila euro a testa. Questo è bilancio di questa esperienza", ha sottolineato.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giovedì sera ha emanato il dl recante "Decreto-legge recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti di cui all' articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, N. 77" e il relativo ddl di conversione.