TASSA SI' O NO?

Tasi, Delrio: "In settimana forse la proroga, ma i comuni si muovano"

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio bacchetta i sindaci che non annunciano le aliquote perché sotto elezioni. I cittadini assaltano i Caf

18 Mag 2014 - 12:27
 © ansa

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"In queste ore è in corso un incontro con i sindaci e il governo e penso che la prossima settimana si saprà se ci sarà una proroga o no": così il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio è intervenuto per chiarire sul dilemma della Tasi. Nel frattempo Caf presi d'assalto dai cittadini che non sanno quanto versare perché i comuni non hanno infatti comunicato le loro aliquote.

Ma Delrio bacchetta anche i sindaci: "Invitiamo i comuni che non lo hanno fatto a causa delle elezioni a decidere alla svelta". Il braccio destro di Matteo Renzi riconosce che in questo momento vi sia "incertezza". "Questo governo è molto concreto e dice la verità. In sede di prima applicazione - sottolinea Delrio - un po' di problemi ci saranno" e dunque ai cittadini "dico: abbiate pazienza con vostri sindaci".

Expo, daremo a Cantone i poteri che chiede - Delrio ha poi parlato del caso Expo. "Non possiamo fermare l'Expo. Ci sono già 140 paesi che si sono iscritti e che aspettano di venire. Ci sono certo questi avvoltoi, questi faccendieri, che fanno male all'immagine dell'Italia" ma bisogna andare avanti. Delrio ha anche assicurato che il commissario Raffaele Cantone "avrà i poteri che chiede". "Ha chiesto - ricorda - di voler intervenire sulla prevenzione senza interferire sul lavoro della Magistratura".

Nessuna manovra e niente voto anticipato - "Tutte le nuove misure" messe in campo dal governo "dovrebbero impedirci nuove manovre. Italia ce la sta facendo": così Delrio apre invece il discorso sul futuro del governo Renzi. "Sapevamo che il primo trimestre scontava difficoltà - sottolinea - e che non potevamo influenzare il primo trimestre. I nostri provvedimenti avranno effetti tra due e tre mesi, a parte quello sugli "80 euro che avrà effetti subito, a maggio". E sull'ipotesi di un voto anticipato è categorico: "No, non credo che a ottobre si voterà. Il nostro orizzonte è il 2018. L'Italia ha bisogno stabilità e il Pd e suoi alleati hanno numeri per governare".

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