CON UN EMENDAMENTO

Tasi, ok aumento per sgravi famiglie

L'incremento sarà tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo. Le amministrazioni locali saranno libere di decidere come ripartirlo

09 Gen 2014 - 12:52
 © ansa

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In materia di Tasi-Imu il governo presenterà un emendamento per concedere ai Comuni la possibilità di aumentare le aliquote oltre ai massimi attuali per concedere detrazioni alle famiglie e ai ceti più deboli. Tale incremento, che non comporterà alcun aumento della pressione fiscale, sarà tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo. Le amministrazioni locali saranno libere di decidere come ripartirlo.

In materia di Tasi-Imu - si legge nella nota diffusa di Palazzo Chigi - il governo ha deciso di presentare un emendamento al decreto enti locali così definito: ai Comuni sarà concessa per il 2014, esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità, la possibilità di decidere un incremento delle aliquote al di sopra dei massimi attualmente consentiti.

Capezzone: "Inaccettabile beffa e stangata" - "Sulla tassazione della casa e degli immobili è ormai indifferibile una battaglia enorme e senza sconti, rispetto alla quale saremo al fianco dei proprietari di immobili, cioè l'ottanta per cento degli italiani". Lo afferma Daniele Capezzone (Forza Italia), presidente della commissione Finanze della Camera. "La casa e i cittadini - aggiunge - non sono un bancomat a disposizione illimitata del governo Letta-Alfano".

Saccomanni: "Mini Imu? Tassa modesta" - Con la cancellazione della seconda rata dell'Imu 2013 per Fabrizio Saccomanni si chiude una vicenda complicata nella quale la necessità della cosiddetta "mini Imu" rappresenta "un elemento modesto rispetto allo sgravio complessivo". Ora, per il ministro dell'Economia l'obiettivo è quello "di rendere la tassazione sugli immobili veramente di natura federale, evitando di dover intervenire su un'imposta decisa al centro ma poi gestita in periferia".

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