Il leader del M5s: "Non è un ultimatum, ma è totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli"
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Il lavoro per la Manovra che il governo, con il prima fila il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, dovrà realizzare nelle prossime settimane, è abbondantemente iniziato. Primo obiettivo, evitare l'incremento dell'Iva. Ma non solo. Il premier Giuseppe Conte, intervenuto alla festa di Fratelli d’Italia ad Atreju, ha esplicitamente fatto riferimento alla volontà di disincentivare l’uso del contante, di lottare apertamente contro i grandi evasori e di avere asili nido gratuiti per le famiglie con redditi medi e bassi. Come trovare le coperture? Il presidente del Consiglio ha definito "praticabile" la proposta del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti di tassare merendine e bibite gasate, oltre a un balzetto di 1,5 euro sui biglietti aerei (con l'obiettivo primario di finanziare la scuola). Ipotesi sulla quale, però, è intervenuto a stretto giro di posta il capo politico M5s e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che con un post pubblicato su Facebook a poche ore dall'evento organizzato da Giorgia Meloni che ha avuto ospite Giuseppe Conte, ha messo un cartello 'stop' di grandi dimensioni di fronte all'ipotesi avanzata dal premier. "Fermi tutti. Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. E secondo me è totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli" ha dichiarato Di Maio.
"Un governo che pensa ai cittadini lavora per bloccare l’aumento dell'Iva, che avrebbe comportato una spesa di più di 500 euro a famiglia, l'anno prossimo. Ed è questo Governo che noi sosteniamo. Un Governo che vuole fare il bene delle persone toglie tasse sul lavoro per permettere alle imprese di assumere nuova gente. Ed è così che avrà i nostri voti in parlamento" ha aggiunto Di Maio.
"Sull'ambiente - ha proseguito l'ex ministro di Lavoro e Sviluppo Economico - un governo degno di questo nome premia chi non inquina e disincentiva chi se ne frega. Ma tutto deve prevedere una transizione su un arco temporale di anni e permettere di convertire i propri stili di vita e le produzioni industriali e aziendali".
"Dobbiamo andare avanti anche con il salario minimo per mettere la parola fine agli stipendi da fame che percepiscono alcuni lavoratori. È inaccettabile guadagnare 2-3 euro l’ora. Per questo vogliamo parlare del salario minimo da subito nel Def. È doveroso tutelare chi fatica dalla mattina alla sera. Se questo governo esiste, è perché lo sostiene il MoVimento 5 Stelle. Lavoreremo al documento di economia e finanze per permettere agli italiani di vivere un 2020 migliore. Questo è il nostro obiettivo ed è così che vogliamo andare avanti".
"Qualcuno dirà che stiamo dando un ultimatum al Governo. Ma io non sono stato eletto per passare le mie giornate a dire che non è così - ha concluso Luigi Di Maio -. A noi interessa parlare chiaro e portare a casa i risultati. E, sempre per parlare chiaro, mercoledì alla Camera si decide quando calendarizzare l’ultimo voto sul taglio dei parlamentari. Ci aspettiamo tempi rapidi e zero scuse".