Il governatore del Piemonte si oppone al congelamento dell'avvio dei bandi per la realizzazione della Torino-Lione. Ma Conte lo stoppa: "Il referendum non è previsto". La replica: "Parlavo di consultazione"
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Botta e risposta tra Sergio Chiamparino e Giuseppe Conte. Il governatore del Piemonte si oppone al "congelamento" dei bandi per la Tav e ha inviato una lettera a Matteo Salvini per chiedere un referendum per maggio, durante le Europee. Per Chiamparino bisogna sospendere "la protrazione delle attività di realizzazione dell'opera". Il premier lo stoppa: "Non è previsto dall'ordinamento italiano". Lui controbatte: "Parlavo di consultazione popolare"
Querelle Chiamparino-Conte - Il presidente del Consiglio, a San Cataldo (Caltanissetta) con il ministro Toninelli per sollecitare i lavori della Ss640, ha chiarito di non essere mai stato interpellato da Chiamparino che invece ha ribadito di aver inviato una lettera a Palazzo Chigi a ottobre sul tema delle infrastrutture. Conte ha sottolineato che "il referendum sulla Tav non è previsto dall'ordinamento italiano". "Non ci sono gli strumenti giuridici. Se qualcuno li dovesse introdurre, ben venga. Ma non è all'ordine del giorno", ha quindi chiarito.
Il governatore ha replicato a distanza: "Mi permetto di ricordare al presidente del Consiglio che non ho mai chiesto un referendum sulla Tav, ma una consultazione popolare che riguarda i cittadini del Piemonte e che è prevista dallo statuto regionale".
"Penso a una mini-Tav? E' una fandonia" - Sulle possibili alternative alla Tav di cui hanno parlato i media, il premier ha poi precisato: "Non ho parlato mai di mini-Tav, non ho mai concepito una mini-Tav perché non sono un tecnico e nessuno mi ha mai portato una mini-Tav sul tavolo. Chi scrive 'Conte pensa alla mini-Tav' scrive un'altra di quelle fandonie che mi vengono attribuite".
Salvini: "Referendum? Magari" - Da Matera, dove si trova per la campagna elettorale per le prossime regionali, anche Matteo Salvini ha risposto a Chiamparino: "Referendum? Magari... ma Chiamparino ignora: non si può, non si può perché manca la legge della Regione Piemonte. E si potrebbe fare cambiando la Costituzione, cosa che sono dispostissimo a fare perché io i referendum li adoro".
Di Maio: "Basta attacchi al M5s, pensiamo a lavorare" - Anche Luigi Di Maio è tornato a parlare dell'Alta-velocità Torino-Lione per strigliare il suo alleato di governo Matteo Salvini. Se il leader della Lega "dice che noi non vogliamo le opere? Ribadisco che non è vero", ha affermato il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico che però non vuole commentare oltre: "Siamo alleati di governo ed entrambi vogliamo che il governo vada avanti. E andrà avanti. Quello che chiedo è basta attacchi, basta attacchi gratuiti al M5s, pensiamo a lavorare per il Paese", ha aggiunto.
Salvini replica a Di Maio: "Io non polemizzo" - Interpellato sulle dichiarazioni di Di Maio, il vicepremier della Lega ha ribattuto: "Sono d'accordo con lui, infatti passo le mie giornate lavorando e non polemizzando".